Imprenditore morto di malaria a Olbia, Carlo Iervolino era rientrato da Zanzibar: come si contrae la malattia
Morto Carlo Iervolino: l'imprenditore ha contratto la malaria a Zanzibar e si è spento nell'ospedale di Olbia
Carlo Iervolino, imprenditore di 45 anni di Olbia, è morto dopo essere stato ricoverato per alcuni giorni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II. L’uomo è deceduto dopo aver contratto il virus della malaria. Il contagio era avvenuto a Zanzibar, luogo dove si è recato in vacanza nei giorni scorsi.
- Carlo Iervolino morto a Olbia dopo aver contratto la malaria
- Le tappe della tragedia
- Malaria: come avviene il contagio e quante persone muoiono in un anno
Carlo Iervolino morto a Olbia dopo aver contratto la malaria
L’uomo, non appena era rientrato dalla regione semi-autonoma della Tanzania, si era sentito molto male. E infatti è stato necessario un ricovero d’urgenza in quanto versava in condizioni critiche.
In particolare, all’inizio, si era pensato ad un semplice innalzamento della temperatura corporea e quindi ad una febbre da influenza. Si è invece successivamente scoperto, tramite test ed esami eseguiti in ospedale, che Iervolino in Africa aveva contratto una grave infezione da malaria.
La situazione clinica dell’imprenditore è precipitata rapidamente: prima di morire ha affrontato il coma farmacologico.
Le tappe della tragedia
Iervolino era giunto al pronto soccorso della struttura ospedaliera olbiese nel corso della giornata di mercoledì 20 novembre in preda a convulsioni e con febbre molto alta. Subito i medici hanno fatto scattare la profilassi sanitaria.
Fin da subito le condizioni del paziente sono sembrate molto gravi. L’uomo non aveva risposto positivamente alle terapie somministrate, rimanendo in coma farmacologico e in prognosi riservata. Poi l’epilogo tragico: decesso.
Carlo era figlio dell’imprenditore ed editore Gianni Iervolino ed era impegnato nella gestione delle ditte della famiglia.
Malaria: come avviene il contagio e quante persone muoiono in un anno
La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, ossia un parassita del genere Plasmodium. La trasmissione all’essere umano avviene tramite la puntura di zanzare del genere Anopheles. Questi animali infetti sono chiamati “vettori della malaria” e pungono spesso tra il tramonto e l’alba.
In rari casi la trasmissione avviene per trasfusione di sangue, trapianto di organi, condivisione di aghi o verticalmente dalla madre al feto.
Ogni anno, a livello mondiale, si verificano circa 350-500 milioni di infezioni. I morti stimati sono circa 1 milione all’anno. I neonati, i bambini sotto i 5 anni, le donne incinte, i turisti e le persone affette da HIV o AIDS sono i soggetti che rischiano maggiormente.