L'attaccante della Lazio Dia ha contratto la malaria in Senegal, come sta: quali sono i rischi e i sintomi
Boulaye Dia, attaccante della Lazio e del Senegal, ha contratto la malaria mentre era in trasferta con la sua nazionale
Il giocatore della Lazio e della nazionale senegalese Boulaye Dia ha contratto la malaria. La notizia è stata data dalla federcalcio del Senegal, annunciando che l’attaccante laziale non parteciperà alla partita contro il Burkina Faso in programma il 14 novembre. Boulaye Dia si è ha avuto un attacco di malaria prima della partenza. Il compagno di squadra Lamine Camara ha accusato dolori agli adduttori durante gli ultimi allenamenti.
- Dia e Camara hanno contratto la malaria
- Malaria: cos’è e come si trasmette
- Il trattamento della malaria e i metodi di prevenzione
Dia e Camara hanno contratto la malaria
La nazionale senegalese ha fatto sapere che entrambi i giocatori non saranno disponibili per la partita e verranno tenuti sotto stretta osservazione dai medici.
Ovviamente la notizia della malaria contratta da Boulaye Dia è stata accolta con preoccupazione dalla Lazio, sua squadra di club, che lo attende a Roma per valutarne le condizioni in vista dei prossimi impegni sia in Serie A che in Europa League.
L’attaccante della Lazio Boulaye Dia
Malaria: cos’è e come si trasmette
Ma cos’è la malaria, quali sono i rischi, come si contrae e come si può curare? Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, la malaria è una malattia causata da parassiti trasmessi all’uomo dalle punture delle femmine delle zanzare infette del genere Anopheles.
Nel mondo sono circa 60 le specie di zanzare Anopheles in grado di trasmettere la malattia. Le abitudini di puntura delle Anopheles sono crepuscolari e notturne, ore in cui in zone di endemia è più alto il rischio di contrarre la malaria.
I sintomi possono comparire dopo 7, 15 o più giorni dalla puntura della zanzara infetta e consistono, solitamente, in febbre, spesso molto alta, mal di testa, vomito, diarrea, sudorazioni e brividi scuotenti, che possono essere confusi con quelli di una sindrome influenzale. Pochi giorni fa si era tornato a parlare di malaria in Italia dopo un caso registrato a Verona.
Il trattamento della malaria e i metodi di prevenzione
I bambini sotto i cinque anni e le donne incinte sono i soggetti più a rischio di presentare la malattia in forma acuta. La diagnosi precoce è la chiave principale per gestire in modo efficace la malattia e viene effettuata sulla base dei sintomi, per poi cercare conferme con test del sangue e metodiche molecolari.
Attualmente, si legge sul sito dell’Iss, il miglior trattamento disponibile per la malaria è rappresentato dalla terapia combinata a base di derivati dell’artemisinina. La prevenzione della malaria può avvenire attraverso diversi aspetti, a cominciare dalla chemioprofilassi.
Inoltre, il controllo della proliferazione delle zanzare è una delle misure fondamentali per ridurre la trasmissione della malaria. Esiste un vaccino contro la malaria che ha mostrato una parziale protezione contro la malaria da P. falciparum nei bambini.