Impagnatiello a processo per l'omicidio di Giulia Tramontano: la strategia per tentare di evitare l'ergastolo
La strategia difensiva delle legali di Alessandro Impagnatiello per provare ad evitare la condanna all'ergastolo
Alessandro Impagnatiello, tra una ventina di giorni, più precisamente il 18 gennaio 2023, si presenterà per la prima volta in aula a Palazzo di Giustizia. Il 27 maggio scorso ha ucciso la compagna Giulia Tramontano e il bambino che portava in grembo.
- La strategia delle legali di Impagnatiello per tentare di evitare l'ergastono
- Le gravi accuse contro Impagnatiello
- Anche l'ex amante del barman potrebbe essere chiamata a testimoniare
La strategia delle legali di Impagnatiello per tentare di evitare l’ergastono
Secondo quanto riferisce Il Corriere della Sera, le legali che difendono il barman, Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, tenteranno di giocarsi la carta della perizia psichiatrica per provare a far sì che al loro assistito non venga inflitto l’ergastolo.
La strategia non è detto che funzioni visto che resta da capire se ci siano o meno gli estremi per richiedere la suddetta valutazione.
Le gravi accuse contro Impagnatiello
Per la Procura, la lucidità dell’omicida non è in discussione, come specificato dai pubblici ministeri Letizia Mannella e Alessia Menegazzo. Le stesse contestano a Impagnatiello l’omicidio aggravato da futili motivi, dalla crudeltà, dal vincolo della convivenza e dalla premeditazione.
Su quest’ultima aggravante, la peggiore, pesano sull’omicida la scoperta delle ricerche su come far sparire le bruciature da una vasca da bagno, o ancora su come uccidere un feto con il veleno e la possibile somministrazione a Giulia di veleno per topi.
“Impagnatiello sapeva quello che faceva e per mesi ha progettato l’omicidio, cercando di avvelenare Giulia con il topicida prima di ucciderla brutalmente a coltellate”, ha dichiarato la difesa della famiglia della giovane vittima.
Anche l’ex amante del barman potrebbe essere chiamata a testimoniare
La palla passerà quindi alla Corte che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di una perizia. Altrimenti detto se accettarla o meno.
La decisione passerà anche da Antonella Bertoja, la giudice del caso Yara nel primo grado al Tribunale di Bergamo, che è presidente della prima Corte d’Assise
A testimoniare nel caso sarà anche chiamata l’ex amante di Impagnatiello, la giovane che aveva incontrato e, pare, abbracciato Giulia Tramontano in una scena ripresa dalle telecamere di sicurezza pochi giorni prima dell’omicidio.
In aula, naturalmente, sarà presenta la famiglia della vittima, compresa la sorella Chiara.