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CRONACA ESTERA

Il video delle violenze della guardia costiera libica che prende a bastonate i migranti: "Italia complice"

La Sea Watch immortala altre violenze da parte della guardia costiera libica nel Mediterraneo: migranti presi a bastonate, il video

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

La guardia costiera libica affianca la mercantile Mardive Zohr 1 che ha appena tratto in salvo 60 naufraghi, poi gli uomini salgono a bordo e minacciano di arrestare il comandante: infine, prendono a bastonatemigranti. Lo documenta l’aereo di ricognizione Sea Bird della Sea Watch, che pubblica le immagini sui canali social ufficiali.

Nella giornata di martedì 18 giugno circa 60 migranti sono stati soccorsi in acque internazionali (“la loro barca stava affondando”) dal mercantile Mardive Zohr 1. Una motovedetta della guardia costiera libica ha raggiunto e affiancato la nave, dunque gli uomini sono saliti a bordo e hanno invitato l’equipaggio a consegnare tutti gli uomini recuperati dal mare sotto la minaccia dell’arresto.

Infine i libici hanno raggiunto i naufraghi appena salvati dalle acque e li hanno presi a bastonate. Sea Watch, dopo aver descritto la scena, punta il dito contro l’Italia e l’Europa che “finanziando le milizie libiche per compiere queste azioni (…) sono complici della violazione dei diritti umani nel Mediterraneo”.

Sea Watch fa l’esempio dell’ordinanza Enac (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che decreta “l’interdizione all’operatività dei velivoli e delle imbarcazioni ong sullo scenario del Mediterraneo centrale”, che secondo la ong tedesca “è solo il tentativo del Governo Italiano di nascondere i suoi crimini“.

Fonte foto: ANSA

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