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CRONACA ESTERA

Il produttore di Fortnite fa causa a Google: l'accusa è di monopolio nella distribuzione delle applicazioni

Epic fa causa a Google per monopolio, in un processo molto simile a quello del 2021 contro Apple

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Processo miliardario negli USA. Epic Games, produttore del famosissimo videogioco Fortnite, fa causa a Google accusandola di avere il monopolio sulla distribuzione delle applicazioni su Android. Ma ha appena perso una causa simile con Apple.

Perché Fortnite fa causa a Google

Negli Stati Uniti comincia il processo a Google portato avanti da Epic Games, la compagnia responsabile della produzione del famosissimo videogioco Fortnite, tra i più scaricati degli ultimi anni anche su smartphone.

Le accuse mosse da Epic nei confronti di Alphabet, la parent company del motore di ricerca più utilizzato al mondo, sono di monopolio nella distribuzione delle applicazione su telefoni che usano il sistema operativo Android, sempre di proprietà di Google e diffusissimo su molti dispositivi.

Sundar Pichai, CEO di Alphabet

La ragione dietro alla causa è anche economica. Google applica ai pagamenti che avvengono all’interno del gioco, quando utilizzato su app Android, una commissione del 30% che Epic ritiene ingiusta.

Epic è rimasta da sola nella causa

I creatori di Fortnite non erano gli unici a ritenere che la politica di Google fosse ingiusta. Anche Match, società che gestisce app di dating come Tinder e OkCupid, aveva inizialmente fatto causa a Alphabet per la stessa ragione.

Negli ultimi giorni però al società ha raggiunto un accordo con Google, e lo stesso hanno fatto i procuratori generali di tutti e 50 gli Stati degli USA. Il processo è quindi stato evitato, ma i termini della contrattazione privata non sono ancora stati resi pubblici.

Epic affronta quindi il processo da sola. Da una parte il fatto che Alphabet abbia accettato un accordo privato può essere un segnale che la compagnia sia restia ad andare davanti a un giudice sull’argomento. Dall’altra però c’è già un precedente pesante a sfavore di Fortnite.

Il processo di Fortnite contro Apple

Nel 2020 la stessa Epic fece causa a Apple per ragioni molto simili a quelle che sostengono la causa contro Google. Il processo fu seguito con molta attenzione perché una sentenza in favore dei creatori di Fortnite avrebbe potuto cambiare il modo in cui funzionano gli store di applicazioni per smartphone.

L’anno successivo però un giudice decise che quello di Apple non era un monopolio e non violava le leggi degli USA. Il processo contro Alphabet potrebbe finire allo stesso modo.

Fonte foto: ANSA

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