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CRONACA NERA

Il padre di Saman Abbas è arrivato in Italia dal Pakistan, l'avvocata: "Sarà un autunno caldo per la sentenza"

Il padre della 18enne Saman Abbas è arrivato il 1° settembre e potrà prendere parte al processo in cui è accusato con altri familiari di omicidio

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

Shabbar Abbas, il padre della giovane Saman, è arrivato in Italia il 1° settembre. Dopo il via libera del governo pakistano, l’uomo che è accusato dell’omicidio della figlia, è stato estradato in Italia. Il volo è partito nel pomeriggio del 31 agosto, mentre l’arrivo è stato all’aeroporto di Ciampino oggi, venerdì 1° settembre. Adesso il 46enne potrà comparire in aula per il processo sulla morte della figlia insieme agli altri imputati.

L’arrivo in Italia dal Pakistan

Il volo diretto in Italia è partito nel primo pomeriggio di giovedì 31 agosto dall’aeroporto di Islamabad, la capitale del Pakistan dove l’uomo era detenuto.

Shabbar Abbas è arrivato in Italia nelle prime ore della mattina di venerdì 1° settembre scortato dagli agenti del servizio per la cooperazione internazionale di Polizia.

Il padre di Saman, Shabbar Abbas

L’aereo dove si trova il padre della ragazza di 18 anni è atterrato all’aeroporto Ciampino di Roma, dove è stato consegnato alla Polizia penitenziaria per poi essere trasferito in un carcere dell’Emilia Romagna.

È a Reggio Emilia, infatti, che si sta svolgendo il processo – che riprenderà l’8 settembre – per la morte di Saman: la 18enne uccisa la notte del 30 aprile 2021 a Novellara, nella Bassa Reggiana.

Le parole del ministro della Giustizia Nordio

Tra gli imputati, oltre al padre della ragazza, ci sono anche la moglie Nazia Shaeen (ancora latitante), il fratello Danish Hasnain e i nipoti Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz.

L’uomo era stato arrestato in Pakistan, il suo Paese d’origine dove era fuggito dopo la morte della figlia. Adesso, torna in Italia dopo il lungo procedimento per l’estradizione concluso il 4 luglio con il via libera del governo di Islamabad.

A dare la notizia dell’arrivo a Roma dell’uomo è stato il ministro della Giustizia Carlo Nordio: “Il padre di Saman Abbas è stato estradato dal Pakistan ed è ora in viaggio verso l’Italia”, si legge in una nota del Ministero.

Dopo mesi di “richieste e attese”, rese ancor più difficoltose dall’assenza di accordi bilaterali in materia tra l’Italia e il Pakistan, il via libera per l’estradizione di Shabbar Abbas rappresenta “un passo in avanti affinché la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso”, ha commentato il ministro Nordio.

La dichiarazione dell’avvocata

Il corpo di Saman Abbas è stato ritrovato a metà novembre del 2022 nei pressi di un immobile diroccato a Novellara. Secondo l’accusa, la 18enne sarebbe stata uccisa per essersi opposta a un matrimonio combinato, rifiutando lo stile di vita tradizionale delle donne pakistane.

Per la difesa del padre, tuttavia, sarebbe stato il fidanzato di Saman e rapirla e a ucciderla. Il ragazzo si è costituito parte civile nel processo. “Sarà un autunno caldo perché ci sarà un rush finale molto faticoso, in vista dell’ultima udienza del processo per l’omicidio di Saman, in programma per il prossimo 20 ottobre”, ha commentato l’avvocata del fidanzato Barbara Iannuccelli. Secondo la professionista è necessario arrivare al pronunciamento di una sentenza prima che scadano i termini processuali.

Fonte foto: ANSA/Carabineri Reggio Emilia

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