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Il nuovo Partito Comunista Italiano pubblica una "lista dei sionisti" sul proprio sito: scoppia la polemica

L'elenco del nuovo Partito Comunista Italiano include nomi di politici, imprenditori, esponenti della comunità ebraica e giornalisti

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

È polemica dopo la pubblicazione di una lista di “organismi e agenti sionisti in Italia” sul sito del nuovo Partito Comunista Italiano. L’elenco, pubblicato nell’Avviso ai Naviganti 145, include nomi di politici, imprenditori, esponenti della comunità ebraica e giornalisti, oltre a informazioni su aziende e imprese italiane e non, con alcuni indirizzi delle sedi principali.

La lista del nuov Partito Comunista Italiano

Come riporta Adnkronos, l’iniziativa è stata giustificata come una risposta alla “campagna mediatica contro Gabriele Rubini (meglio noto come Chef Rubio), l’Unione Democratica Arabo Palestinese e il P.CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo)”.

Nel comunicato si esorta a “sviluppare la denuncia e la lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia” per sostenere la resistenza palestinese e “liberare il nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri”.

Nell’elenco figura anche il giornalista Alessandro Sallusti

Tra i nomi citati, figurano personalità come John Elkann, Ester Mieli, Ferruccio de Bortoli, Claudio Cerasa e Alessandro Sallusti.

Le reazioni dei partiti, dal Pd a FdI

La lista ha scatenato un’ondata di reazioni politiche trasversali. Fratelli d’Italia ha subito espresso solidarietà, con il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, che ha denunciato “pericolosi appelli” da parte di nostalgici comunisti.

Il deputato Francesco Filini ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare per richiedere chiarimenti al ministro dell’Interno.

Il Partito Democratico ha definito il comunicato “delirante”, con diversi esponenti che hanno sottolineato il rischio di violenza nei confronti delle persone menzionate. Anche la comunità ebraica di Roma ha condannato fermamente la lista, descrivendola come un’iniziativa che ricorda i tempi più bui della storia europea.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha parlato di un “grave e inaccettabile attacco alla libertà di pensiero” e ha auspicato una condanna unanime.

Il ruolo di Chef Rubio

La vicenda ruota anche intorno a Chef Rubio, noto per le sue posizioni pro-Palestina e spesso al centro di polemiche per dichiarazioni contro Israele.

Recentemente, era stato criticato per aver incitato i suoi sostenitori a “tenere il fiato sul collo” dei giornalisti.

Fonte foto: ANSA

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