Il ministro Nordio vuole modificare la legge sulla prescrizione: come potrebbe cambiare la riforma Cartabia
La legge sulla prescrizione e l'impunibilità prevista dalla forma Cartabia verrà modificata. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Carlo Nordio
“Modificheremo la legge sulla prescrizione che ha introdotto l’improcedibilità”. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Carlo Nordio in un video messaggio inviato venerdì 10 febbraio alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario dell’Unione delle Camere penali a Ferrara. L’intenzione del ministro è di intervenire sui decreti attuativi della riforma Cartabia.
- Cosa prevede la riforma Cartabia
- Quali modifiche vuole introdurre Nordio
- Chi è il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Cosa prevede la riforma Cartabia
Per prescrizione si intende l’estinzione del reato, quindi la rinuncia dello Stato a far valere la propria pretesa punitiva, in considerazione del tempo trascorso dalla commissione dello stesso.
Dall’introduzione della riforma Cartabia, la prescrizione non può più avvenire una volta che è stata emessa la sentenza di primo grado, sia essa di assoluzione o condanna.
Allo stesso tempo, però, per ridurre i tempi del processo penale, la riforma Cartabia ha anche introdotto una nuova regola per l’improcedibilità. Lo scopo è quello di evitare che, cessata la prescrizione dopo la sentenza di primo grado, l’imputato possa rimanere intrappolato nei gradi successivi per troppo tempo.
Dalla riforma Cartabia un processo viene, quindi, dichiarato improcedibile nel caso in cui questo non si concluda entro tempi prestabiliti: due anni al massimo per il giudizio in Appello e un anno per quello in Cassazione.
La disciplina non viene applicata ai reati più gravi, puniti con l’ergastolo, e in ogni caso l’imputato può chiedere di rinunciarvi e di essere giudicato ugualmente.
Per dare alle Corti il tempo di adeguarsi alla riforma, fino al 2025 saranno ammesse deroghe all’improcedibilità per le cause ancora pendenti.
Quali modifiche vuole introdurre Nordio
Più volte in passato il ministro della Giustizia aveva espresso la volontà di mettere mano alle novità introdotte dalla riforma Cartabia.
“Riteniamo necessario istituire un tavolo tecnico, soprattutto un tavolo di analisi sui decreti attuativi della riforma Cartabia, che andava nella giusta direzione ma con una serie di limitazioni dovute alla situazione politica e alla eterogeneità e alla debolezza della coalizione che la sosteneva” ha dichiarato Nordio.
L’obiettivo dichiarato è quello di modificare la legge sulla prescrizione “che ha introdotto un principio di improcedibilità agendo invece su un istituto di diritto sostanziale” ha detto il ministro.
“Non bisogna lasciare impunito il delitto e non condannare l’innocente, direi anche non sottoporre l’innocente a un processo inutile, lungo e costoso. Questo senza incidere sulle garanzie della difesa” ha concluso.
Chi è il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Carlo Nordio è il ministro della Giustizia del Governo guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Successore di Marta Cartabia, Nordio è stato magistrato per circa 40 anni (e recentemente ha rivendicato la necessità di lasciare l’anarchico Alfredo Cospito al 41 bis).
Ha partecipato alla Commissione parlamentare per il terrorismo e le stragi, a quella per la riforma del codice penale durante il Governo Berlusconi e, più di recente, alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte dell’ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi, David Rossi.