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Alfredo Cospito resta al 41 bis: perché il ministro Carlo Nordio ha confermato il carcere duro per l'anarchico

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto la richiesta di revoca del 41 bis presentata dall'avvocato dell'anarchico Alfredo Cospito

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Alfredo Cospito resta al 41 bis, il regime del carcere duro. Lo ha deciso il ministro della Giustizia Carlo Nordio respingendo l’istanza di revoca presentata nel gennaio scorso dal legale dell’anarchico, in sciopero della fame da oltre 100 giorni.

Perché il ministro Nordio ha confermato il carcere duro per Cospito

In una nota del ministero della Giustizia si spiega che la decisione del Guardiasigilli di respingere la richiesta di revoca del 41 bis è stata presa tenendo in considerazione tutti i pareri forniti dalle Procure interessate: la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, la Dda di Torino e la Procura generale piemontese.

Tutte in modo concorde hanno ritenuto infondate le ragioni poste alla base della richiesta di revoca presentata dal difensore di Cospito, l’avvocato Flavio Rossi Albertini.

In particolare una sentenza di assoluzione della corte d’assise di Roma, secondo cui non ci sarebbe un nesso diretto né causale tra la corrispondenza che Cospito mandava all’esterno e le azioni violente addebitate agli imputati.

Secondo Nordio Cospito deve restare in regime di carcere duro per via dell’attualità del pericolo e della necessità di interrompere le comunicazioni tra lui e i militanti anarchici in libertà.

Alfredo Cospito resta al 41 bis: perché il ministro Carlo Nordio ha confermato il carcere duro per l'anarchico
 Alfredo Cospito è detenuto in regime di carcere duro dal 4 maggio scorso

La valutazione della Dna

La Direzione nazionale antimafia, nel parere inviato al ministero, aveva aperto alla possibilità di revocare il 41 bis sostituendolo con il regime carcerario di alta sicurezza. Questo perché, nonostante “l’indubbia pericolosità sociale” di Cospito, c’è stata una “evoluzione del fenomeno anarchico-insurrezionalista, su scala nazionale e internazionale”.

Secondo la Dna nel mondo anarchico c’è stata una moltiplicazione degli strumenti di elaborazione ideologica e dei canali decisionali, quindi l’escludere Cospito dai contatti con l’esterno cambierebbe poco rispetto alla situazione generale e al rischio di iniziative violente.

Cospito presenterà ricorso

L’avvocato Flavio Rossi Albertini, che difende Alfredo Cospito, ha già annunciato che presenterà ricorso contro la decisione del ministro Nordio. Il legale, che ha incontrato il suo assistito oggi nel carcere milanese di Opera, ha rivelato che dall’inizio dello sciopero della fame l’anarchico ha perso quasi 50 chili.

Intanto si attende anche la decisione della Cassazione che il prossimo 24 febbraio dovrà decidere sul ricorso presentato sempre dalla difesa contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma che ha confermato il regime del 41 bis per quattro anni.

nordio Fonte foto: ANSA
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