Beppe Grillo sul carro funebre contro Giuseppe Conte: "Il M5S è morto, ma non finisce qui". Cos'ha in mente
Beppe Grillo è pronto a tutto per riprendersi il simbolo del M5S: la nuova mossa contro Giuseppe Conte, annunciata dal carro funebre
Beppe Grillo non ci sta: è disposto a tutto pur di riottenere il simbolo del M5S. E martedì 3 dicembre lancia un forte messaggio a Giuseppe Conte attraverso una diretta video su Facebook davvero eloquente. Alla guida di un carro funebre, il comico e politico si dichiara “ottimista per le votazioni del 5 di dicembre”.
La mossa di Beppe Grillo contro Giuseppe Conte
Per lanciare il suo “delicato messaggio“, Grillo ha scelto un orario preciso, sicuramente non casuale: la diretta su Facebook, già precedentemente annunciata, ha avuto inizio alle 11.03.
E proprio l’11 marzo di due anni fa si è votato in casa Movimento 5 Stelle per le nuove regole. Le stesse che hanno poi portato alla guida del movimento Giuseppe Conte.
Grillo alla guida del carro funebre, uno scatto dal video Facebook
La mossa contro Conte potrebbe inoltre prevedere un coinvolgimento degli avvocati: Grillo ha infatti dichiarato di essere pronto a tutto. Non è dunque esclusa una eventuale impugnazione dello statuto del M5S.
Le parole dal carro funebre
Eppure, nel video condiviso sulla sua pagina ufficiale di Facebook, Beppe Grillo non parla assolutamente di avvocati. Alla guida di un carro funebre, con il quale celebra il simbolico funerale del M5S, il fondatore si dichiara ottimista per le imminenti votazioni.
Grillo accusa Conte con parole abbastanza dure, parlando “come attuale garante e custode dei valori del M5S”. Valori che però, stando alle sue parole, sembrano essere ormai scomparsi.
Riferendosi a Conte con l’appellativo “Mago di Oz”, Grillo racconta la sua versione dei fatti: negli ultimi tre anni, il suo ruolo come garante sarebbe stato ridotto ai minimi termini.
Stando alle parole di Grillo, infatti, dopo un primo incontro a Roma non si sarebbe più reso disponibile. Non avrebbe, tra l’altro, preso in considerazione i progetti e le proposte del garante.
Le nuove accuse al M5S
Grillo prosegue poi ricordando l’identità “straordinaria” del M5S e ribadendo che, come garante, la sua unica richiesta era avere maggior controllo.
Tuttavia, stando alle sue parole, la tendenza di Conte a non farsi mai trovare “è stata la carta vincente per disintegrare il Movimento”.
Il fondatore conclude dichiarando il partito ormai morto, ma guardando al futuro. “L’humus che c’è dentro non è morto”, ha affermato con fermezza, annunciando anche una nuova idea, della quale però non ha dato alcuna anticipazione.