Il fidanzato di Sharon Verzeni di nuovo in caserma: "Ci andrò tutti i giorni". Perché viene convocato spesso
Perché il compagno di Sharon Verzeni viene convocato in caserma tutti i giorni? Sergio Ruocco sta partecipando alle indagini, ecco i dettagli
Ancora una volta Sergio Ruocco, l’idraulico di 37 anni fidanzato di Sharon Verzeni, sarà convocato in caserma. Va ribadito che l’uomo viene sempre ascoltato come persona informata sui fatti e gli inquirenti stanno tentando, attraverso lui, i famigliari della barista e i colleghi, di raccogliere sempre più testimonianze per ricostruire il vissuto della 33enne uccisa a Terno d’Isola intorno all’1 del mattino del 30 luglio.
- Perché il fidanzato di Sharon Verzeni è sempre in caserma?
- Il mistero del sosia di Johnny Depp
- Il mistero della persona in bicicletta
Perché il fidanzato di Sharon Verzeni è sempre in caserma?
Sabato 24 agosto Sergio Ruocco è stato due volte in caserma. Come riporta Rainews, il 37enne si è presentato sia nella mattina che nel pomeriggio, ma in entrambe le occasioni sarebbe uscito dopo pochi minuti.
In verità i militari di Bergamo non l’hanno interrogato, piuttosto lo hanno convocato per espletare alcune formalità relative ai due sopralluoghi condotti dai carabinieri all’interno della villetta di via Merelli, dove la coppia viveva, e dalla quale sono stati portati via alcuni dispositivi informatici.
Ascoltato da Il Giorno, Sergio Ruocco si è limitato a riferire: “È quello che succede tutti i giorni. Vado e vengo dalla caserma. Sarò lì anche domani“, dunque il 37enne si presenterà presso il comando di Bergamo anche domenica 25 agosto? Perché?
“Me lo spiegano domani”, risponde all’Ansa. Tuttavia, il 23 agosto gli inquirenti hanno riferito all’Agi che Ruocco ha “partecipato ad attività d’indagine che richiedevano la sua presenza”, dunque la presenza dell’idraulico fidanzato della vittima si rivela fondamentale per i progressi degli investigatori. “Non mi faccio assistere da alcun legale”, precisa Ruocco a Il Giorno. Difatti il 37enne non è indagato e, oltre alla presenza attiva nelle indagini, è stato convocato anche per la notifica di atti amministrativi.
Il mistero del sosia di Johnny Depp
Nel pomeriggio di sabato 24 agosto gli inquirenti hanno ascoltato Fabio Delmiglio come teste. Delmiglio ha rilasciato poche dichiarazioni ai cronisti. Sui social è noto come sosia del divo Johnny Depp e ha raccontato che il 25 luglio, poco tempo prima dell’omicidio, ha incontrato Sharon Verzeni a Brembate, il piccolo centro dove la 33enne lavorava.
Nello specifico, Delmiglio avrebbe incontrato Sharon nella piazzetta presso la quale serviva ai tavolini. Come riporta Il Messaggero, la giovane lo avrebbe riconosciuto e gli avrebbe chiesto di “pubblicizzare qualcosa”, ma ai giornalisti Delmiglio non ha voluto dire altro.
Il mistero della persona in bicicletta
Le indagini continuano. Dopo le indagini per falsa testimonianza a carico del 76enne affacciato al suo balcone che dà su via Castegnate nella notte del delitto, gli inquirenti continuano a setacciare le immagini di sorveglianza della zona. Le videocamere, infatti, avrebbero inquadrato una figura in bicicletta che passava nei pressi del luogo della tragedia proprio nell’ora in cui questa si consumava.
Gli investigatori cercano di capire se la persona misteriosa si trovasse anche tra i giovani che avevano cercato di soccorrere Sharon Verzeni dopo l’aggressione. Quella notte, infatti, una coppia si era fermata per soccorrere la 33enne dopo il delitto, e subito dopo erano arrivati dei giovanissimi che in quel momento transitavano a bordo delle loro biciclette.