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CRONACA NERA

Il corpo di una donna è stato trovato all’interno del bagagliaio di un’auto in provincia di Napoli

Ritrovato in un bagagliaio il corpo di una donna. Secondo i testimoni è stato un uomo vestito di nero, per le forze dell’ordine è un femminicidio

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Tragedia a Piano di Sorrento, in provincia di Napoli. È stato ritrovato il corpo di una donna nel bagagliaio di un’auto. Il fatto sembra configurarsi, a una prima perizia, come l’ennesimo caso di femminicidio in Italia. A far sospettare la natura dell’omicidio è l’uso dell’arma: un coltello. Al momento la vittima non è stato ancora identificata, le indagini dei Carabinieri sono in corso.

Il ritrovamento

Il cadavere di una donna è ritrovato questa mattina in un’auto parcheggiata in una zona condominiale. Il macabro ritrovamento è stato fatto a Piano di Sorrento, in provincia di Napoli. Il condominio si trova in via San Massimo, una zona popolare, ma poco lontano dal centro.

All’arrivo dei Carabinieri la zona è stata transennata e assicurata per le indagini.

 Luogo del ritrovamento del corpo della donna

Il racconto dei testimoni

Le prime notizie sul caso derivano dalle parole dei testimoni. Secondo alcuni infatti sarebbe stato un uomo vestito di nero a colpire la donna alle spalle.

Alcuni testimoni dicono di aver visto l’intera scena dell’aggressione. Da questi racconti sembra che la donna, non ancora identificata, fosse appena tornata dalle compere. Il bagagliaio era aperto perché stava tirando fuori le buste della spesa. Un uomo, vestito di nero, si sarebbe avvicinato per colpirla e farla ricadere nel bagagliaio prima di scappare.

Un caso di femminicidio?

La prima ipotesi delle forze dell’ordine è che il caso sia stato commesso in relazione a una conoscenza. Si può così configurare come femminicidio (l’ennesimo dopo l’ennesimo caso di Yana Malayko). A confermare l’ipotesi saranno le indagini in corso, ma intanto il ritrovamento della donna e la modalità di aggressione (ovvero l’uso di un coltello) sembrano far propendere verso questa direzione.

L’identificazione della donna aprirà a un maggiore ventaglio di possibilità. Nel frattempo è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Torre Annunziata, il pubblico ministero stabilirà l’autopsia nelle prossime ore.

Fonte foto: ANSA

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