Il capitano Ultimo si candida alle europee con Cateno De Luca e scopre il volto dopo 31 anni
Il capitano Ultimo, carabiniere che arrestò Totò Riina, ha annunciato la sua candidatura alle europee con De Luca, scoprendosi il volto dopo 31 anni
Il capitano Ultimo, all’anagrafe Sergio De Caprio, carabiniere a cui si deve l’arresto del capo di Cosa Nostra, Totò Riina, ha annunciato la sua candidatura alle prossime europee con la lista “Libertà” di Cateno De Luca. Nell’occasione, per la prima volta dopo 31 anni, il capitano si è tolto il passamontagna, scoprendosi il volto.
La candidatura del capitano Ultimo
Nella giornata di oggi – sabato 6 aprile 2024 – al Teatro Quirino di Roma si è tenuto l’evento di presentazione della lista “Libertà”, organizzato da Cateno De Luca per la campagna elettorale delle elezioni europee.
Quella di De Luca è una sorta di “famiglia allargata”, con ben 17 simboli diversi all’interno di un unico contrassegno elettorale, sotto il quale si trovano forze politiche come “Indipendenza” di Gianni Alemanno, “Il popolo della famiglia” di Mario Adinolfi e il movimento “Fonte verde e Progresso sostenibile” di Giulia Moi.
Durante l’evento è però salito sul palco anche Sergio De Caprio, conosciuto con il nome di “capitano Ultimo”, che ha annunciato a sorpresa la propria candidatura alle prossime europee con il listone di De Luca.
Il viso scoperto del capitano Ultimo
Visibilmente emozionato, il capitano Ultimo ha preso il microfono, iniziando così il suo discorso: “Dopo 31 anni tolgo la protezione al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia”. Una frase pronunciata abbassandosi l’ormai famoso passamontagna che per decenni ha protetto l’identità del carabiniere che ha arrestato Totò Riina nel 1993.
“A viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà, con lo stesso amore che ho avuto da carabiniere” ha poi aggiunto De Caprio, annunciando la sua candidatura “con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto”.
Una candidatura che per il capitano è un percorso “fianco a fianco con la gente, per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Sì, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.
Chi è il capitano Ultimo
Politico, saggista e generale italiano dell’Arma dei Carabinieri, Sergio De Caprio, detto anche “capitano Ultimo”, deve la sua popolarità all’arresto del capo di Cosa Nostra, Totò Riina, avvenuto il 15 gennaio 1993.
Già prima però, nel 1985, a 24 anni, De Caprio aveva arrestato i latitanti Vincenzo Puccio e Antonino Gargano, braccio destro di Bernardo Provenzano. In seguito venne trasferito a Milano, divenendo capo del Ros (Raggruppamento operativo speciale) dei carabinieri.
Oltre a essere molto attivo nel sociale, il capitano Ultimo ha già avuto esperienze in politica, avendo anche ricoperto nel 2020 la carica di assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, fortemente voluto dall’allora neo-presidente Jole Santelli.