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CRONACA NERA

Il boss Salvatore Prencipe ucciso a colpi di fucile in un agguato in strada nel Foggiano

Il 59enne Salvatore Prencipe, ritenuto elemento di spicco del clan Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese, è stato ucciso in strada a colpi di arma da fuoco

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

L’agguato, nel quale è rimasto ucciso il boss Prencipe, è avvenuto in una zona periferica del capoluogo pugliese. L’uomo sarebbe stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, che non gli hanno lasciato scampo.

L’agguato per le strade di Foggia

L’imboscata mortale è avvenuta nella serata di sabato 20 maggio, intorno alle ore 21, in viale Kennedy, nel quartiere C.E.P. alla periferia di Foggia, in Puglia.

Vittima dell’agguato un noto boss della zona, il 59enne Salvatore Prencipe, ritenuto al vertice del clan Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese, una delle batterie della Società Foggiana (nota anche come “quarta mafia”).

Il quartiere C.E.P., situato nella periferia di Foggia, dove ha avuto luogo l’agguato mortale ai danni del boss Salvatore Prencipe

L’uomo sarebbe stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, almeno due, esplosi probabilmente con un fucile da almeno un sicario sopraggiunto a bordo di una Mercedes, mentre si trovava in auto nei pressi della propria abitazione.

Le indagini delle forze dell’ordine

A stretto giro, in seguito all’agguato, sono giunte sul posto diverse pattuglie della Squadra mobile, con i militari della Polizia di Stato che hanno subito dato il via alle indagini.

Sul posto anche i Carabinieri, giunti nei momenti successivi l’agguato, avvenuto in una zona non distante dalla caserma. Si indaga sull’ipotesi di un regolamento di conti nella criminalità organizzata foggiana, una delle più pericolose presenti sul nostro territorio secondo la Direzione nazionale antimafia.

Gli agenti delle Forze dell’Ordine dovranno ora ricostruire l’accaduto, si spera con l’ausilio dei i filmati delle telecamere della videosorveglianza presenti nell’area dov’è avvenuto l’omicidio.

Il boss già scampato a un agguato

E non è la prima volta che il boss Salvatore Prencipe è stato vittima di un agguato che mirava a farlo fuori una volta per tutte.

Oltre vent’anni fa difatti, nel settembre del 1999, Prencipe era stato bersaglio di una sparatoria avvenuta in un bar del capoluogo pugliese, mentre era in compagnia di altri esponenti della criminalità organizzata foggiana.

In quel caso però, i sicari mancarono il loro obiettivo, finendo per togliere la vita a un innocente pensionato 62enne, Mattia Di Candia, che si trovava nel locale “Bar Elia” per festeggiare il suo onomastico con alcuni amici.

Fonte foto: ANSA

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