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POLITICA ESTERA

I Paesi Brics si allargano per sfidare l'Occidente: entrano Iran, Argentina, Egitto, Etiopia, Arabia e Emirati

Il blocco Brics delle economie emergenti si allarga con l'ingresso di altri sei Paesi. L'annuncio durante il summit in corso a Johannesburg

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

A partire dal 2024 i Brics accoglieranno nuovi Paesi membri. È un ampliamento significativo quello che dal prossimo anno vedrà tra le economie emergenti anche l’Iran, l’Argentina, l’Egitto, l’Etiopia, l’Arabia e gli Emirati Arabi. Si tratta di un ampliamento previsto e atteso dagli osservatori internazionali visto che quest’anno i futuri membri dei Brics sono stati invitati al summit in corso a Johannesburg.

Cosa significa l’ampliamento dei Brics

In questo modo, i Paesi Brics (acronimo dei membri attuali: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) rappresenteranno “il 36% del Pil mondiale e il 47% della popolazione dell’intero pianeta”, ha osservato il presidente del Brasile Lula da Silva.

Secondo da Silva, inoltre, è possibile che in futuro ci sia un ulteriore ampliamento dei Brics considerando che altri 40 Paesi hanno manifestato l’interesse di aderirvi.

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi al summit dei Paesi Brics in corso a Johannesburg

L’obiettivo è chiaramente geopolitico. L’intenzione, infatti, è di sfidare le potenze dell’Occidente scardinando la leadership degli Stati Uniti.

Tanto che il presidente cinese Xi Jinping ha accolto la notizia definendola un evento storico: “Un nuovo capitolo – ha detto – nella collaborazione dei Paesi emergenti e in via di sviluppo”.

È la seconda volta che i Brics si allargano

Tra i nuovi membri dei Paesi Brics, anche l’Iran che ha confermato su Twitter (ora X) la notizia. “La piena adesione al gruppo delle economie emergenti del mondo è uno sviluppo di portata storica e una conquista strategica per la politica estera della Repubblica islamica”, ha scritto su X il vice capo dello staff per gli affari politici Mohammad Jamshidi.

Si tratta della seconda volta che i Brics decidono di espandersi. Il blocco dei Paesi identificati come economie emergenti mondiali, infatti, è nato nel 2009 riunendo inizialmente solo il Brasile, la Russia, l’India e la Cina.

Nel 2010, però, i Brics hanno incluso anche il Sudafrica dove è in corso in questi giorni il 15° summit dei Paesi aderenti.

Le parole di Putin al summit di Johannesburg

L’annuncio dell’ampliamento dei Paesi Brics ad altri sei membri, è stato dato dal presidente sudafricanao Cyril Ramaphosa, durante la conferenza stampa finale dei leader.

“L’appartenenza sarà effettiva dal primo gennaio 2024”, ha precisato Ramaphosa che ha spiegato come a questa prima fase di espansione, ne seguiranno altre.

L’intenzione, come spiegato, è quella di sfidare la leadership occidentale. Un messaggio emerso chiaramente dall’intervento del presidente russo Vladimir Putin. A causa del mandato di arresto internazionale emesso nei suoi confronti, Putin non ha potuto essere presente a Johannesburg. Il presidente russo, infatti, è intervenuto in video-collegamento.

Evitando ogni riferimento allo schianto del jet in cui sarebbe morto il leader della Wagner Prigozhin, Putin si è limitato a commentare l’espansione del gruppo Brics “per far sì che cresca la sua influenza nel mondo”, ha detto.

Fonte foto: ANSA/EPA

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