Hashish in Russia, italiano arrestato con 170 grammi: voleva andare in Lettonia, ora rischia fino a 20 anni
L'italiano è stato arrestato al valico di Ubylinka, fra Lettonia e Russia. Secondo l'accusa nascondeva 170 grammi di hashish in una scatola. Rischia 20 anni di carcere
Un italiano di 30 anni è stato arrestato dalle autorità doganali russe con l’accusa di aver tentato di introdurre nel Paese 170 grammi di hashish. Il fermo è avvenuto al confine tra Lettonia e Russia, nella regione occidentale di Pskov. Nella borsa della moto guidata dal giovane è stato trovato hashish per un valore di mezzo milione di rubli, circa 4.700 euro.
L’italiano arrestato in Russia rischia 20 anni
Il giovane, di cui non sono state diffuse le generalità, rischia fino a 20 anni di carcere. Su di lui pende l’accusa di contrabbando di sostanze stupefacenti su larga scala, ai sensi dell’articolo 229.1 del Codice penale russo.
Il fermo risale a settembre, ma la notizia è stata resa pubblica dalle autorità doganali russe solo giovedì 14 novembre tramite il canale ufficiale su Telegram.
L’arresto è avvenuto presso il valico di frontiera di Ubylinka, tra Lettonia e Russia.
“Durante l’ispezione del veicolo e dei bagagli, il personale ha trovato una scatola contenente noci e frutta secca nella cassetta degli attrezzi, e al suo interno due bricchette con una sostanza plastica verde-marrone”, ha dichiarato il servizio doganale. Il 30enne è stato preso in custodia dall’Fsb, il Servizio di sicurezza federale (ex Kgb).
Farnesina al lavoro
Il caso è seguito dal consolato italiano a San Pietroburgo, in collaborazione con il Ministero degli Esteri italiano.
La Russia applica una delle normative più severe al mondo in materia di narcotici, anche per quanto riguarda le cosiddette “droghe leggere”.
L’arresto di Brittney Griner
Il caso del 30enne arrestato al confine con la Lettonia richiama alla memoria quello della giocatrice di basket americana Brittney Griner, arrestata per detenzione di stupefacenti e contrabbando e poi condannata a 9 anni di carcere e a una multa di un milione di rubli (circa 16.000 euro).
Griner era stata trovata in possesso di cartucce per vaporizzatore contenenti olio di cannabis. Gli Stati Uniti riuscirono poi a ottenere la sua liberazione attraverso uno scambio con Viktor Bout, trafficante d’armi condannato a 25 anni di carcere.