Guido Crosetto torna sul caso del libro del generale Roberto Vannacci: "Ho agito da ministro, non da politico"
Il ministro della Difesa Guido Crosetto assicura che rifarebbe tutto e spiega le motivazioni che hanno portato alla destituzione del generale Vannacci
Il ministro della Difesa Guido Crosetto torna sul caso Vannacci e ribadisce la sua posizione. “Rifarei quello che ho fatto”, ha detto Crosetto in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Corriere della Sera‘. Sono parole che potrebbero ampliare la spaccatura del centrodestra sulla vicenda di Roberto Vannacci, destituito dal ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare in seguito alle polemiche nate per le idee espresse dal generale nel suo libro.
- Vannacci: "Non ho sentito Crosetto"
- L'intervista del ministro Crosetto
- La destituzione del generale Vannacci
- Le polemiche nel centrodestra
Vannacci: “Non ho sentito Crosetto”
Il generale Roberto Vannacci, ospite di “Morning News” su Canale 5, ha dichiarato che non ha sentito il ministro Crosetto e che non è obbligato a farlo.
Vannacci ha precisato di non avere ricevuto alcuna comunicazione ufficiale riguardo al provvedimento del ministro nei suoi confronti. Ha sottolineato di non essere stato rimosso dal suo incarico all’Istituto geografico di Firenze, ma avvicendato.
“Qualora mi fosse notificato un provvedimento disciplinare, mi sento di dire che non mi colpevolizza affatto. L’avvio di un procedimento è un’indagine che serve a verificare se determinati fatti sono stati commessi o non commessi” ha spiegato l’autore del libro tanto discusso negli ultimi giorni.
L’intervista del ministro Crosetto
“Farneticazioni personali”. Guido Crosetto aveva definito così le opinioni del generale Vannacci racchiuse nel libro ‘Il mondo al contrario‘.
Oggi, a distanza di giorni dalle polemiche che hanno coinvolto il centrodestra, il titolare della Difesa è tornato sulla vicenda.
In un’intervista al ‘Corriere della Sera‘, il ministro ha detto: “Rifarei quello che ho fatto perché il ministro della Difesa, di tutti i cittadini e di tutti i militari, doveva agire così”.
La destituzione del generale Vannacci
Sulle colonne del quotidiano, il ministro Crosetto ha precisato di non aver parlato “da esponente politico”, ma in quanto “rappresentante delle istituzioni“.
E nel giustificare il suo operato, ha chiarito: “Consultandomi con i vertici militari, ho chiesto si facesse chiarezza interna e poi ho agito con tre fini: tutelare lo stesso generale, le Forze armate, e i valori costituzionali e repubblicani”.
Il 20 agosto il generale Vannacci è stato destituito dal ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare. Sul punto, Crosetto ha spiegato che “il cambiamento di funzioni non l’avrei nemmeno fatto, proprio per spegnere il caso ed evitare che Vannacci diventasse un martire”.
Il titolare della Difesa, tuttavia, ha puntualizzato aggiungendo che “le persone con cui ho parlato e che poi hanno agito avrebbero preteso molta più durezza. Il procedimento interno, già avviato, valuterà la posizione del generale e deciderà”.
Le polemiche nel centrodestra
La vicenda ha generato tensione all’interno della maggioranza di governo. Tra gli altri, Giuseppe Donzelli (FdI) ha sostenuto che non fosse compito del ministro Crosetto stabilire la moralità del libro di Vannacci e che “in un mondo libero si scrive ciò che si pensa”.
Nello scritto del generale emerge una posizione ostile verso alcune comunità come quella Lgbtq+, ma anche verso gli ambientalisti, le femministe o le persone clandestine. Tanto che Vannacci parla di una “dittatura delle minoranze“.
Uno dei passaggi che sono stati più al centro del dibattito è quello che riguarda le persone omosessuali: “Normali non lo siete, fatevene una ragione”, si legge in ‘Il mondo al contrario‘.
Dopo le polemiche nate dalla decisione di Crosetto, nella sua intervista al ‘Corriere della Sera‘ il ministro ha detto di non sentirsi isolato. “Lungi da me impedire il diritto di opinione di chiunque, cittadino o politico. Ma io non ho parlato da politico, non ho fatto alcun calcolo. Sono e faccio il ministro della Difesa. Ho giurato di servire con fedeltà e onore lo Stato, le leggi e la Costituzione”, ha detto Crosetto.