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Guerra in Ucraina, come si vive nei bunker (video): al freddo e nel silenzio, dormendo con chi non si conosce

Alcune immagini mostrano la condizione dei cittadini del paese sotto assedio

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Le persone dormono su brandine improvvisate oppure letti preparati alla bell’e meglio. Raggomitolati per il freddo, dormono spalla a spalla con chi probabilmente neanche conoscono, il cappuccio alzato sulla testa.

I cittadini di Kiev hanno usato la metropolitana come un bunker improvvisato

Subito dopo l’invasione, i cittadini di Kiev sono scesi nella metropolitana, utilizzando scale e banchine, prima adibite al transito delle persone, all’imbarco e allo sbarco dei passeggeri dai treni, come luoghi per dormire al riparo dalle esplosioni, dove gli allarmi, le sirene che suonano tutto il tempo, destano un po’ meno angoscia.

Questa è la situazione della capitale sotto assedio Kiev, ma in tutta l’Ucraina la popolazione cerca rifugio sotto terra.

Nelle immagini, persone che non si conoscono dormono fianco a fianco. Qualcuno ha portato con sé una borsa

Nel video in allegato è possibile vedere ragazzi e ragazze, bambini e bambine, genitori e anziani, che dormono insieme nei pochi metri quadrati di un bunker totalmente privo di luce naturale, illuminato dalle luce giallina o bianco asettica delle lampade. Indossano cappelli di lana e giubbotti imbottiti, probabilmente il freddo lì sotto non è peggiore che all’esterno.

Qualcuno dorme sui tavoli, con una borsa che naturalmente non può contenere tutto quanto appartiene a una persona che vive in Europa.

Nei bunker dell’Ucraina colpisce il silenzio. Un cane si aggira tra i presenti

Quel che colpisce e impressiona è il silenzio, probabilmente pieno di paura e apprensione per i propri cari, in questo momento così distante lontani.

Persone raccolte nella metro di Kiev.

C’è anche una persona anziana che ha portato con sé, nel bunker, il proprio cane. È l’unico ad aggirarsi per locali di cemento armato, tutti gli altri siedono sconfortati e senza pronunciare una parola, l’angoscia trapela anche da queste poche immagini.

Fonte foto: ANSA
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