Guerra in Ucraina, colpito un asilo a Dnipro: bombe all'alba su un condominio, sale il numero delle vittime
Raid all'alba, i russi colpiscono un asilo a Dnipro, un condominio, un aeroporto e un paio di fabbriche: sale il numero delle vittime in Ucraina
Esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest del’Ucraina, ma soprattutto a Dnipro, città dell’entroterra sul fiume Dnepr, nella parte centro orientale del Paese. Si tratta dei primi bombardamenti in queste città, fino ad oggi indenni. A Lutsk sarebbe stato preso di mira un aeroporto, mentre a Dnipro sarebbe finito sotto le bombe persino un asilo. Cosa è successo nella notte, di quanto è cresciuto il numero delle vittime e cosa ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo messaggio.
Guerra in Ucraina, missili su un aeroporto
Secondo testimoni del posto, ripresi dalla Bbc, l’attacco a Lutsk avrebbe preso di mira un aeroporto, ma non solo.
I russi avrebbero colpito anche una fabbrica, unico luogo nelle vicinanze in cui sarebbe possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento.
Guerra in Ucraina, bombardato anche un asilo a Dnipro
La notizia più drammatica arriva però da Dnipro, dove i servizi di emergenza statali ucraini (Ses) hanno riferito di tre attacchi aerei.
Gli edifici colpiti sarebbero un asilo nido, una fabbrica e un condominio: una persona sarebbe rimasta uccisa, secondo la Bbc.
Questa l’orario in cui si sono registrati i bombardamenti, secondo i Ses: “Intorno alle 6.10 ci sono stati tre attacchi aerei in città, che hanno colpito un asilo nido e un condominio”.
Colpita anche una fabbrica di scarpe, in cui si è sviluppato un incendio.
Le accuse di Zelensky: “Russia Stato terrorista”
Prima dei bombardamenti, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, aveva diffuso un video in cui aveva accusato la Russia di impedire l’evacuazione dei civili dalle città di Mariupol e Volnovakha, violando il cessate il fuoco e sferrando un attacco su un corridoio umanitario.
Il leader ucraino aveva anche aggiunto che in due giorni sono state circa 100 mila le persone evacuate dai centri abitati nelle zone dei combattimenti.
Dura l’accusa di Zelensky alla Russia: “Il mondo deve sapere. Noi tutti stiamo affrontando uno stato terrorista. Qualunque cosa succeda cercheremo di assicurare tutti gli aiuti umanitari di cui la gente di Mariupol ha bisogno. Ho deciso di inviare un convoglio di veicoli con cibo, acqua, medicine. Ma gli occupanti hanno lanciato un attacco di carri armati esattamente dove doveva passare questo corridoio“, ha spiegato.