NOTIZIE
CRONACA ESTERA

Greta Thunberg presa e portata via con la forza dalla polizia tedesca a Lützerath (video)

Proteste a Lützerath, l'attivista Greta Thunberg allontana con la forza dalla polizia tedesca

Pubblicato:

Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Greta Thunberg è stata sollevata e portata via con la forza dalla polizia tedesca mentre stava manifestano a Lützerath. Le immagini video sono state divulgate dai media locali e mostrano la giovane attivista svedese seduta a terra e poi presa di peso da due agenti della polizia.

Lützerath, Greta Thunberg assieme ai manifestanti

Secondo quanto riferito da Bild, la ventenne avrebbe ignorato gli ordini della polizia di lasciare la sua posizione e avrebbe atteso di essere afferrata dagli agenti.

Greta Thunberg si era unita agli attivisti due giorni fa. Domenica 15 gennaio la ragazza è ricomparsa a Lützerath, senza far sapere anticipatamente della sua presenza.

Sul luogo delle proteste è giunta con un gruppo di 70 attivisti e con questi ha occupato un campo sorvegliato da un reparto a cavallo della polizia tedesca che ha provveduto a sgomberare l’area.

Lützerath simbolo della lotta ambientalista

Lützerath è un piccolo villaggio della Germania. Un tempo era abitato da circa duemila persone mentre oggi risulta abbandonato. Trattasi di un posto che è divenuto l’emblema internazionale della lotta ambientalista in difesa del clima e della battaglia ai combustibili fossili.

Il colosso energetico tedesco RWE ha ottenuto i permessi governativi e ora vuole procedere con la bonifica della zona per poi ampliare la vicina miniera di carbone di Garzweiler. L’obbiettivo è estrarre 280 milioni di tonnellate di lignite, vale a dire carbone, entro il 2030.

Lo sgombero dell’area è iniziato mercoledì 11 gennaio, quando centinaia di agenti della polizia hanno cominciato a recintare il territorio delle proteste e ad allontanare i manifestanti. Non sono mancati scontri tra le forze armante e gli attivisti.

Si sono verificati lanci di bottiglie incendiarie e momenti di tensione, con fermi, allontanamenti e cariche. Alcuni attivisti si sono nascosti (c’è chi si è persino incatenato) su delle case e sugli alberi. Qualcuno si è blindato all’interno di auto posizionate appositamente per ostacolare il passaggio degli agenti.

La polizia: “Proseguono le operazioni di sgombero”.

Secondo gli organizzatori, lungo la giornata di sabato 14 gennaio, alle porte del villaggio c’erano 35 mila persone a protestare. “Le operazioni di sgombero continuano anche oggi – ha riferito il portavoce della polizia Dietmar Bruening – ma non sappiamo quante persone stiano ancora occupando il sito”.

“In un primo momento sembrava che ce ne fossero rimaste solo 10, poi si è capito che c’era qualcuno in più. Gli attivisti stessi parlano di 20 persone anche all’interno del borgo. Siamo inoltre ancora impegnati a cercare di far uscire i due attivisti che si trovano nel tunnel”, ha concluso il portavoce.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963