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CRONACA ESTERA

Greta Thunberg multata per aver bloccato il Parlamento di Stoccolma in Svezia: quanto dovrà pagare

Greta Thunberg è stata multata dal tribunale di Stoccolma per aver bloccato l'ingresso del Parlamento in Svezia, durante una protesta ambientalisti

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Altri guai per Greta Thunberg dopo il fermo della polizia durante la protesta a cui ha preso parte all’Aja. Un tribunale di Stoccolma ha condannato la nota attivista a pagare una multa e i danni provocati nel corso di una manifestazione davanti al Parlamento svedese a marzo. L’ambientalista più famosa al mondo è stata giudicata colpevole di aver disobbedito agli ordini degli agenti bloccando l’entrata del palazzo del Riksdag.

La protesta in Svezia davanti al Parlamento

Come riportato da Ansa, la vicenda riguarda i fatti del 12 e il 14 marzo: Thunberg era stata portata via di peso dalla polizia dopo che si era rifiutata di lasciare l’ingresso principale del Parlamento, dove stava protestando con un piccolo gruppo di attivisti da diversi giorni.

Nonostante i parlamentari potessero comunque accedere all’edificio attraverso ingressi secondari, il tribunale della capitale ha accusato l’ambientalista di aver impedito l’entrata all’emiciclo svedese, con Thunberg che ha negato entrambi i capi di imputazione per disobbedienza civile. Lo stesso reato che ha portato la portavoce della causa ecologista ad essere multata già due volte in Svezia, nel luglio e nell’ottobre 2023, durante proteste simili.

 

Greta Thunberg multata dal tribunale di Stoccolma

A distanza di quasi due mesi è arrivata la multa dei giudici nei confronti della 21enne attivista, che dovrà pagare 6.000 corone svedesi (512 euro) oltre a 1.000 corone (85 euro) di danni e interessi.

Alla domanda del giudice sul perché non avesse obbedito agli ordini della polizia, Greta Thunberg ha risposto così: “Perché c’era un’emergenza (climatica) e c’è ancora. E in caso di emergenza, tutti noi abbiamo il dovere di agire”.

“Le leggi attuali proteggono le industrie estrattive invece di proteggere le persone e il pianeta, che è quello che credo dovrebbe essere il caso”, ha dichiarato mentre lasciava l’aula.

Il fermo all’Aja

All’inizio di aprile, Greta Thunberg è stata fermata dalla polizia, all’Aja e fatta salire su un furgone dagli agenti olandesi mentre insieme a un gruppo di attivisti di Extinction Rebellion stava manifestando contro i sussidi e gli sgravi fiscali per le aziende che operano nel settore dei combustibili fossili.

L’episodio era avvenuto dopo il precedente di Londra, dove Thunberg era stata arrestata a ottobre, sempre durante una protesta per il clima contro le multinazionali del petrolio. A febbraio, un giudice londinese ha fatto cadere le accuse contro di lei per aver disturbato la pace durante la manifestazione.

Fonte foto: ANSA

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