Green pass, novità in arrivo entro Natale: la strategia del governo
La strategia del governo è chiara: cercare di vaccinare più persone possibili. Ecco perché potrebbe modificare alcuni aspetti relativi al Green pass
Vaccinare di più. L’obiettivo del governo è quello di immunizzare sempre più persone, per evitare di essere investiti in maniera pesante dalla nuova ondata di pandemia. Per farlo, si potrebbe agire sul Green pass, cambiandone alcune caratteristiche. Ma anche sulle soglie limite che segnano il passaggio da zona bianca a zona gialla. Da qui a Natale, secondo quanto riferito dalla Stampa, potrebbero arrivare diverse novità. Ecco quali sono.
Green pass solo a vaccinati e guariti? L’ipotesi sul tavolo
L’ipotesi a cui starebbe lavorando il governo è quella di un Green pass da concedere solo a guariti e vaccinati, così da convincere gli italiani a vaccinarsi. Magari senza prenotazioni, recandosi semplicemente dal medico di famiglia o in farmacia. Attualmente i cittadini che non hanno ricevuto nemmeno una dose sono poco meno di 7 milioni.
Inoltre, sul piatto ci sarebbe anche la possibilità di ridiscutere le soglie per far scattare il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla: potrebbe bastare il 10% dei letti occupati in terapia intensiva, senza che anche quelli nei reparti di medicina superino il 15%.
Green pass, può cambiare anche la durata
La seconda grande novità potrebbe riguardare la durata del Green pass, che potrebbe scendere da 12 mesi a 9 mesi. Allungandola nuovamente a 12 mesi solo in caso di terza dose.
Il problema, secondo La Stampa, è che orientativamente gli over 40 vedranno il loro certificato scadere a ridosso della primavera: accorciandone la durata molti di loro sarebbero a quel punto spinti a mettersi in fila per la terza dose senza far passare troppo tempo dalla scadenza dei sei mesi.
Cosa succede se aumentano i contagi
Tutte queste novità potrebbero arrivare entro Natale, anche se per adesso – sottolinea La Stampa – non c’è nulla di definitivo. Molto dipenderà dall’andamento dei contagi da qui alle feste.
Il timore è che alcune regioni possano ritrovarsi in difficoltà. Una recrudescenza dei casi comporterebbe non solo un passaggio – iniziale – in zona gialla, ma anche:
- l’obbligo della mascherina all’aperto;
- la capienza contingentata nei luoghi di svago (dagli stadi ai ristoranti).