Grandi finanziatori chiedono a Joe Biden di ritirarsi, il presidente non ci sta: "Posso ancora battere Trump"
Joe Biden sempre più solo nella corsa contro Donald Trump: dopo i governatori anche i grandi finanziatori ne chiedono il ritiro
Joe Biden deve ritirarsi: la richiesta arriva dai grandi finanziatori, preoccupati per il risultato delle presidenziali che lo vedono sfidare Donald Trump. Sono almeno 168 le realtà che chiedono all’attuale presidente degli Stati Uniti di ritirare la sua candidatura. Lo fanno, i finanziatori, attraverso una lettera inviata alla Casa Bianca. L’iniziativa arriva dal Leadership Now Project ed è una delle tante conseguenze del dibattito televisivo tra Biden e il tycoon.
- I Grandi finanziatori chiedono il ritiro del Presidente
- Biden non molla: "Batterò Trump"
- Joe Biden sempre più solo contro Trump
I Grandi finanziatori chiedono il ritiro del Presidente
“Chiediamo rispettosamente il ritiro della candidatura per il bene della nostra democrazia e del nostro paese”: questo l’appello del Leadership Now Project.
Un gruppo di 168 fra manager, attivisti e finanziatori ha chiesto – con una lettera inviata alla Casa Bianca e ripresa dal Washington Post – il ritiro dalla corsa alle presidenziali di novembre.
Il Leadership Now Project è un’associazione nata nel 2018 come risposta alle minacce alla democrazia statunitense.
Tra i firmatari dell’appello vi sono alcuni tra i più grandi finanziatori della politica nordamericana, anche dell’ala dei democratici, di cui lo stesso Biden fa parte.
La lettera reca il nome di Christy Walton, nuora del fondatore di Walmart, tra le più grandi catene di superstore del Paese. Ancora, a chiedere il ritiro di Joe Biden si aggiungono il miliardario Mike Novogratiz e lo stimato professore di Harvard Lawrence Lessing.
Biden non molla: “Batterò Trump”
Ma di lasciare la corsa alla riconferma alla Casa Bianca Joe Biden non è ha proprio intenzione.
Pur ammettendo che il dibattito “non è stata la mia migliore performance”, il presidente in Wisconsin ha sottolineato che si sono state troppo speculazioni. E ha confermato: “Corro per la presidenza e vincerò ancora“.
“Resto in corsa e batterò Donald Trump”, ha aggiunto, spiegando che se fosse anziano come tutti dicono non avrebbe “creato più di 15 milioni di posti di lavoro”.
“Salveremo la democrazia. Difenderemo le donne e i diritti al voto. Sono il candidato perché milioni di americani hanno votato per me. Voglio essere chiaro: resto in corsa per battere Donald Trump” ha ribadito.
Joe Biden sempre più solo contro Trump
L’appello dei grandi finanziatori arriva a pochi giorni di distanza da quello di Lloyd Doggett, il primo democratico a chiedere ufficialmente il ritiro di Joe Biden.
A scatenare le preoccupazioni dei sostenitori è stata la performance del Presidente nel duello televisivo contro il rivale ed ex leader della Casa Bianca Donald Trump, andato in onda sulla CNN.
Il più anziano dei presidenti nella storia degli Stati Uniti è apparso fuori forma e vacillante e l’ex speaker della camera Nancy Pelosi ha sottolineato come “sia giusto sollevare interrogativi sulla salute del candidato”.
La governatrice dem del Massachussets, Maura Healey, ha invitato Biden a “valutare attentamente se rimane la nostra migliore speranza per sconfiggere Donald Trump”, lasciando la scelta al diretto interessato.
E se i governatori democratici tentennano, incerti se continuare ad appoggiare o meno Biden, ben più decisi sembrano essere alcuni dei suoi finanziatori più generosi.
Reed Hastings, co-fondatore di Netflix che nel corso degli anni ha donato oltre 20 milioni di dollari al partito democratico, non ha intenzione di continuare a finanziare la campagna elettorale del presidente uscente.
La stessa iniziativa è stata presa dall’erede dell’impero Disney, Abigail E. che ha dichiarato che i comitati che sostengono Biden “non riceveranno un altro centesimo da me fino a quando non stringeranno i denti e lo sostituiranno”.