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Governo Meloni "oscurantista" sul Covid: il duro attacco della Fondazione Gimbe contro la nuova strategia

La gestione della pandemia di Covid del governo Meloni non piace a Nino Cartabellotta, che sottolinea le mancanze sulla diffusione dei dati

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Nino Cartabellotta, il presidente della Fondazione Gimbe, ha lanciato un duro attacco al Governo e a quella che ha definito la “strategia oscurantista” di Giorgia Meloni sul Covid. All’esperto non è piaciuta la decisione dell’Esecutivo che riguarda la comunicazione dei dati della pandemia.

Nino Cartabellotta contro Meloni e la “strategia oscurantista” sul Covid

La pubblicazione dei dati con cadenza settimanale rappresenta, dice Nino Cartabellotta in un comunicato, un “ulteriore tassello” di quella che ha etichettato come la “strategia oscurantista del Governo” per la gestione dell’emergenza coronavirus.

Gli altri riguardano il reintegro anticipato dei medici e dei sanitari no vax, il ritiro della circolare del Ministero della Salute sul piano di preparazione per l’autunno e l’inverno, il “silenzio assordante” sulla campagna vaccinale, in particolare sulla somministrazione delle dosi di richiamo per i più fragili.

Strategia Covid in contrasto con le autorità sanitarie internazionali

Una strategia che è all’insegna della discontinuità politica, come ribadito a più riprese da Giorgia Meloni, ma che risulta “in netto contrasto” con le raccomandazioni delle autorità sanitarie internazionali, come l’Organizzazione mondiale della Sanità e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

L’Oms e l’Ecdc invitano infatti tutti i Paesi a “essere preparati e pronti a nuove ondate pandemiche”, ha commentato Nino Cartabellotta a margine della presentazione del nuovo report con i dati epidemiologici, che attesta un calo nei contagi, nei ricoveri e nei decessi da Covid.

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

L’attacco alle parole di Giorgia Meloni sulle “evidenze scientifiche”

La premier Giorgia Meloni, in Parlamento, aveva dichiarato che non avrebbe affrontato il tema del Covid con un approccio ideologico, ma tenendo in considerazione le evidenze scientifiche. Qua la strategia del governo Meloni sulla pandemia.

“Come si spiega dunque la decisione su i dati della pandemia, che va esattamente in direzione opposta?”, si è chiesto il rappresentante della Fondazione Gimbe.

Le evidenze scientifiche, ha sottolineato, “si costruiscono con dati di qualità“, che devono essere aperti, accessibili e aggiornati in maniera tempestiva.

Pubblicare i dati a cadenza settimanale, secondo Nino Cartabellotta, significa per la presidente del Consiglio non rispettare la volontà di fornire “un’informazione molto più chiara di quella fatta in passato” con il compito di “responsabilizzare i cittadini“.

Per il medico non si starebbe concretizzando niente di tutto ciò. Considerando che il Governo si sarebbe fatto artefice di una “informazione azzoppata” proprio dalla mancata pubblicazione giornaliera dei dati.

La Fondazione Gimbe ha chiesto al ministro Orazio Schillaci, titolare del dicastero della Salute, di ripristinare quanto prima il bollettino quotidiano. Ma non è ancora arrivata una risposta ufficiale dal Lungotevere Ripa.

Fonte foto: ANSA

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