Covid vicino alla fine? Cosa accade ora con il governo Meloni e quali sono le previsioni per il futuro
Cosa ci attende questo inverno, con la circolazione dell'influenza, e cosa cambierà con la gestione della pandemia di Covid a opera del governo Meloni
La fine del caldo fuori stagione farà aumentare i casi di Covid. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già osservato un’impennata dei contagi in tutta Europa. Sono triplicati dall’inizio di settembre. C’è però una buona notizia. Non sono cresciuti gli indicatori della saturazione ospedaliera e il numero dei decessi, né è stato necessario nel Vecchio Continente ricorrere a limitazioni per la vita sociale e la libertà di movimento. Nessuna conseguenza sull’economia, dunque. Ma cosa ci aspetta da qui a fine anno? E in che modo la nuova strategia del Governo influenzerà l’andamento della pandemia in Italia?
- I casi di Covid stanno aumentando, e ora è allarme influenza
- Chi deve sottoporsi ai vaccini per Covid e influenza in Italia
- La strategia del governo Meloni per mascherine e no vax
I casi di Covid stanno aumentando, e ora è allarme influenza
L’Oms rileva che nell’ultimo mese sono aumentati, precocemente, i casi di malattie stagionali. Come atteso, infatti, gli sbalzi termici dovuti all’ottobrata e alla novembrata hanno favorito la circolazione dei virus. Molti pazienti sono ricoverati con gravi infezioni respiratorie acute. E il vero allarme scatta adesso per la co-circolazione dei virus di Covid e influenza.
La salute delle persone vulnerabili, dunque anziani, immunodepressi, donne in gravidanza e neonati, è a maggior rischio. E per questo Hans Henri Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per la regione europea, ha sottolineato che le autorità dovranno fare il possibile per prevenire le infezioni e preparare i sistemi sanitari nazionali a gestire le “molteplici minacce“.
L’appello è quello di proteggersi sottoponendosi al vaccino antinfluenzale al richiamo di quello anti Covid “il prima possibile”. I preparati “salvano vite”, ha ribadito l’esperto, spiegando che l’Europa ha avuto 2,1 milioni di morti e oltre 260 milioni di casi dall’inizio della pandemia. Si è dimostrato tuttavia particolarmente ottimista per l’ingresso nel terzo inverno caratterizzato dalla circolazione del coronavirus. “Ora siamo più preparati che mai per fare fronte all’emergenza”.
Tuttavia la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sta monitorando in questo momento oltre 300 nuovi ceppi virali derivati dalla variante Omicron. Il coronavirus di Wuhan continua a mutare, e non è possibile allo stato attuale fare previsioni a lungo termine sull’effettiva fine della pandemia. Di certo che c’è il patogeno continua a circolare e trovare serbatoi animali in cui sopravvivere. Debellarlo oggi sembra impossibile, ma abbiamo un arsenale ricco di strumenti che ci ha permesso di uscire dalla crisi.
Chi deve sottoporsi ai vaccini per Covid e influenza in Italia
La campagna vaccinale anti Covid è la migliore arma in nostro possesso per evitare una nuova ondata che potrebbe portare alle tanto temute e criticate chiusure. In base a quanto emerso dalla nuova linea del Governo, potrebbero essere reintrodotte solo in caso di un aumento del numero dei decessi e delle ospedalizzazioni, e non più in base a un incremento dei contagi.
Vaccino Covid: chi deve sottoporsi a ogni dose
Questo sono le indicazioni del ministero della Salute allo stato attuale.
- Prima dose di richiamo (terza dose). È raccomandata a tutte le persone sopra i 12 anni che si sono già sottoposte al ciclo di vaccinazione primario.
- Seconda dose di richiamo (quarta dose). È raccomandata a tutti gli over 60, agli operatori sanitari, agli operatori e agli ospiti delle RSA, alle donne in gravidanza e a tutti i pazienti fragili con patologie concomitanti e preesistenti.
- Terza dose di richiamo (quinta dose, qua tutte le istruzioni). È raccomandata agli over 80, agli ospiti delle RSA, ai pazienti fragili con patologie concomitanti e preesistentiover 60.
Il ciclo primario, quello effettuato con due dosi dei vaccini a mRna di Pfizer e Moderna, è raccomandato a tutte le persone che ancora non lo hanno ricevuto. In caso di repentino aumento dei contagi e dei casi gravi, potrebbe essere ampliata la platea delle varie dosi.
Vaccino unico anti Covid e antinfluenzale in arrivo
Pfizer e BioNTech hanno inoltre annunciato di aver avviato i testi clini per il vaccino unico contro il Covid e l’influenza, che combina in un’unica dose il vaccino antinfluenzale quadrivalente con il bivalente contro il coronavirus, aggiornato alle varianti Omicron 4 e 5. Entro alcuni mesi potrebbe dunque essere inserito nella campagna vaccinale.
Chi deve sottoporsi al vaccino contro l’influenza
In attesa del vaccino unico, possono sottoporsi al vaccino influenzale tutti i soggetti che desiderano evitare di contrarre la malattia e non abbiano particolari controindicazioni. Il preparato viene offerto attivamente e gratuitamente ai soggetti che corrono un maggior rischio di andare incontro a complicanze.
Ovvero donne in gravidanza e nel periodo post partum, over 65, pazienti fragili dai 6 ai 65 anni, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, individui ricoverati in strutture per lungodegenti, familiari e contatti stretti di soggetti a rischio.
Operatori sanitari in tenuta anti Covid nell’ospedale di Casalpalocco, a Roma.
La strategia del governo Meloni per mascherine e no vax
La premier Giorgia Meloni ha annunciato che il nuovo governo non replicherà il modello di quelli che lo hanno preceduto. L’Esecutivo ha deciso infatti di cambiare rotta sul Covid, e il primo decreto legge uscito dal Consiglio dei Ministri prevede infatti una nuova strategia per combattere la pandemia. Di seguito la “linea Meloni” contro il Covid.
- Bollettino. Niente più comunicazione dei dati su base quotidiana ma settimanale, il venerdì.
- Green Pass. Rimane in vigore per i visitatori delle strutture sanitarie fino al 31 dicembre 2022.
- Isolamento domiciliare. Non c’è alcun cambiamento, ma il ministro Orazio Schillaci sta valutando con gli esperti se ridurre l’attuale periodo di 5 giorni.
- Mascherine. Rimangono obbligatorie solo negli ospedali e nelle RSA, facoltative e a discrezione dei dirigenti sul posto di lavoro.
- Multe ai no vax. Sospensione per 6 mesi delle sanzioni contro gli over 50 che non avevano rispettato l’obbligo vaccinale (l’emendamento, seppur annunciato dal governo, per il momento è saltato ma non si esclude che venga trattato in un provvedimento successivo).
- Sanitari no vax. Reintegro in servizio del personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale, che contestualmente è caduto il 1° novembre. Oltre 4 mila medici, infermieri e oss torneranno in servizio.
- Ventilazione meccanica. È allo studio un piano del Governo per introdurre la ventilazione meccanica in scuole, uffici pubblici e mezzi di trasporto.
Non tutti gli esperti sono d’accordo con queste decisioni. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato che “è inaccettabile” che l’accesso ai dati quotidiani sulla pandemia “venga interdetto dal ministero della Salute, con un anacronistico passo indietro sulla trasparenza”. E ha chiesto il “ripristino immediato” della pubblicazione giornaliera dei dati, che dovrebbero tornare consultabili per la comunità scientifica e per tutta la popolazione.
Anche il rientro nelle strutture del personale sanitario non vaccinato sta creando frizioni. Il governatore Michele Emiliano ha fatto sapere che in Puglia continuerà a essere in vigore la legge che impedisce ai no vax di lavorare negli ospedali, mentre il suo omologo campano Vincenzo De Luca ha emanato una direttiva alle aziende sanitarie, invitandole a contrastare ogni “ipotesi di contagio”, evitando il contatto tra operatori non immunizzati e pazienti.
Nonostante i pareri discordanti che riguardano la gestione della pandemia in Italia, esperti e amministratori sono allineati sulla volontà di proteggere le persone fragili che, ricordiamo, sono quelle che potrebbero rischiare la vita a causa del Covid, in maniera diretta, sviluppando sintomi molto gravi, o indiretta, impossibilitati a ricevere le cure necessarie a causa di ospedali saturi e carenza di personale.
Difficile prevedere l’andamento della pandemia, anche a fronte delle mutazioni del virus. Ma oggi sappiamo con certezza cosa fare per garantire il diritto alle cure di ogni cittadino. E su questo si giocherà la partita contro il patogeno che ha rivoluzionato le nostre vite.