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Giovanni Toti verso la revoca degli arresti domiciliari: la palla passa al giudice, quando si decide

La Procura di Genova ha richiesto il giudizio immediato per Giovanni Toti e altri due soggetti coinvolti nelle indagini sulla corruzione in Liguria. Ecco cosa significa.

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Paola Palazzo

GIORNALISTA

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La Procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato per Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Stessa istanza è stata depositata anche per gli altri due soggetti coinvolti nella maxi inchiesta giudiziaria, l’imprenditore portuale Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Ecco cosa spettarsi dai prossimi sviluppi.

La richiesta della Procura di Genova

La richiesta di giudizio immediato è stata trasmessa al giudice per le indagini preliminari, che avrà cinque giorni per verificare se ci sono i presupposti per procedere e per fissare la data del processo, previsto quindi tra ottobre e novembre.

Dopo l’emissione del decreto, i tre indagati avranno quindici giorni per decidere se optare per procedure alternative, come il rito abbreviato o il patteggiamento.

 Giovanni Toti 

Il procuratore capo Nicola Piacente ha convocato i legali di Toti, Spinelli e Signorini per informarli ufficialmente della richiesta di giudizio immediato.

Gli avvocati Stefano Savi, Andrea Vernazza e Sandro Vaccaro hanno descritto l’incontro come “una cortesia da parte del procuratore“, e hanno dichiarato che non intendono richiedere “alcun rito alternativo”.

Giovanni Toti verso la scarcerazione

Dopo le dimissioni, Giovanni Toti potrebbe vedersi revocati gli arresti domiciliari.

Come riferito dall’Ansa, la Procura ha dato parere positivo alla revoca della misura per l’ex presidente: toccherà al giudice per l’udienza preliminare (gup), Paola Faggioni, decidere tra giovedì 1 e venerdì 2 agosto.

Per gli inquirenti, dopo le dimissioni, non ci sarebbe più il rischio di reiterazione del reato.

Il Riesame aveva già sostenuto come non esistesse il rischio di inquinamento probatorio.

Andrea Orlando pronto a candidarsi

Dopo le dimissioni di Giovanni Toti dalla presidenza della Regione Liguria, comunicate tramite una lettera venerdì 26 luglio, Andrea Orlando del PD è emerso come una figura di spicco per il centrosinistra in vista delle prossime elezioni.

Orlando ha espresso la sua disponibilità a considerare un impegno per la presidenza, affermando alla Rai di essere pronto a “dare una mano nelle modalità e nei tempi che verranno decisi”, lasciando intendere la sua apertura a una candidatura.

Fonte foto: ANSA

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