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CRONACA NERA

Giovanni Barreca scarcerato, ha ucciso moglie e figli nella strage di Altavilla Milicia: decisiva la perizia

Secondo la perizia psichiatrica, Giovanni Barreca non era capace di intendere e di volere nel momento della strage e per questo può lasciare il carcere

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Giovanni Barreca, accusato di aver ucciso la moglie e due figli nel febbraio del 2024 ad Altavilla Milicia (Palermo) è stato scarcerato. Lo ha deciso il gip di Termini Imerese sulla scorta di una perizia psichiatrica che ha stabilito che l’imbianchino non è capace di intendere e volere. Per questo motivo Giovanni Barreca ha lasciato il carcere. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, Barreca ha massacrato la moglie, Antonella Salamone, e i due figli Kevin (16 anni) ed Emmanuel (5 anni). Il 54enne sarebbe stato aiutato a compiere la strage dall’altra figlia di 17 anni. Una strage compiuta durante un esorcismo per liberare i famigliari dal demonio.

Strage di Altavilla, Barreca lascia il carcere

Alla luce della decisione del giudice per le indagini preliminari, presa sulla scorta del consulente tecnico nominato dal tribunale, Giovanni Barreca ha lasciato il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, dove era recluso, per essere trasferito in una struttura sanitaria che ospita persone affette da patologie psichiatriche.

Sempre in base alle risultanze della perizia, ancora oggi il 54enne sarebbe in preda a un delirio mistico al punto da voler liberare i compagni di cella dal demonio.

L’ingresso della villetta teatro della strage

L’esorcismo, le torture e poi gli omicidi

Proprio con l’obiettivo di liberare la famiglia dalle presenze demoniache, Barreca avrebbe prima torturato e poi ucciso sua moglie e i due figli. Una strage compiuta con l’aiuto della figlia 17enne e, secondo gli inquirenti, con quello di Sabrina Fina e Massimo Carandente.

Le analisi dei tabulati avrebbero confermato la presenza di questi ultimi nella villetta di Altavilla Milicia durante la sorta di esorcismo che ha portato prima alle torture e poi agli omicidi. Fina e Carandente avrebbero conosciuto Barreca e la moglie durante incontri di preghiera. Finora la coppia ha sempre negato di essere presente nella villetta.

A raccontare agli inquirenti una versione diversa sono stati sia Barreca che la figlia, entrambi rei confessi.

Possibile perizia anche sulla figlia 17enne di Barreca

L’avvocato di Giovanni Barreca, Giancarlo Barracato, aveva chiesto lo scorso marzo (quindi appena un mese dopo la strage) una perizia psichiatrica sul suo cliente. Non è escluso che anche la figlia di Barreca possa essere sottoposta a un esame clinico dello stesso tipo.

Attualmente la 17enne, inizialmente considerata una superstite della strage di Altavilla, è imputata davanti al gup del tribunale per i minorenni di Palermo Nicola Aiello.

Il magistrato, nella prossima udienza, dovrà decidere se sottoporre anche la ragazza a una perizia psichiatrica.

Fonte foto: IPA

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