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Giornalista Rai Stefania Battistini in lista ricercati della Russia, Tajani convoca l'ambasciatore

La giornalista Rai Stefania Battistini è stata inserita dalla Russia nella lista dei ricercati: Tajani sgomento

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

La Russia ha inserito la giornalista Rai Stefania Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell’Interno di Mosca. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, attraverso un tweet scritto su X. Il leader di Forza Italia, che si è detto sorpreso dell’operato del Cremlino, ha subito convocato l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per discutere della questione.

La giornalista Rai Stefania Battistini ricercata in Russia: Tajani sorpreso

“Ho fatto convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell’Interno russo”. Così su X  Antonio Tajani.

Nella lista dei ricercati diffusa da Mosca, oltre alla giornalista Rai, ci sono altri reporter, nello specifico Nick Walsh della Cnn, Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle, Natalya Nagornaya, corrispondente dell’emittente tv ucraina 1+1, ed altre due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik.

Un’immagine di Stefania Battistini mentre si trovava in Ucraina

Il procedimento penale aperto dall’Fsb contro Battistini e Traini

Lo scorso 17 agosto, l’Fsb (il servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa) aveva fatto sapere di aver avviato un procedimento penale contro Battistini e l’operatore Simone Traini del Tg1.

In particolare, il Cremlino ha accusato la giornalista e l’operatore di “aver attraversato illegalmente il confine” con la Russia.

Inoltre Mosca ha sostenuto che i due reporter hanno effettuato riprese video a Sudzha, nella regione russa di Kursk, dove a inizio agosto si è verificata una poderosa incursione delle forze armate ucraine.

Il giorno prima, cioè il 16 agosto, l’ambasciatrice italiana in Russia, Cecilia Piccioni, era stata convocata al ministero degli Esteri russo e le era stata notificata la protesta ufficiale di Mosca che ha appunto ritenuto che l’ingresso dei giornalisti della Rai nella regione di Kursk fosse “illegale”.

I due reporter richiamati in Italia

Visti i potenziali pericoli che avrebbero potuto manifestarsi da una simile situazione, l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, subito dopo le minacce di ritorsioni e di azioni penali contro i due giornalisti, aveva ritenuto opportuno richiamare immediatamente Battistini e Traini in Italia per garantire la loro sicurezza.

Il codice penale russo prevede il carcere fino a cinque anni per il reato di “attraversamento illegale del confine di Stato della Federazione russa”.

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