Giornalista Rai Stefania Battistini e Simone Traini rientrati in Italia dalla Russia: l'avvertimento di Lilin
I servizi russi dell’Fsb hanno avviato un procedimento penale contro la giornalista della Rai Stefania Battistini e l’operatore Simone Traini, che sono stati fatti rientrare in Italia.
- Giornalista Rai Stefania Battistini e l'operatore Traini nel mirino dell'Fsb
- L'intervento dell'Ad Roberto Sergio
- Le minacce dello scrittore Nicolai Lilin
Giornalista Rai Stefania Battistini e l’operatore Traini nel mirino dell’Fsb
Come riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, la contestazione nei confronti di Battistini e Traini è di aver “attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk“. Con loro ci sarebbe stato anche Nick Peyton Walsh della Cnn.
L’Fsb sta “valutando il materiale distribuito dai media che indica la presenza del corrispondente estero Nick Peyton Walsh (giornalista che segue la guerra per la Cnn) sul territorio del checkpoint russo di Sudzha“.
Stefania Battistini in una zona di guerra
L’intervento dell’Ad Roberto Sergio
L’amministratore delegato e presidente Rai Roberto Sergio ha spiegato di aver ”ritenuto, esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale, di far rientrare temporaneamente in Italia la giornalista Stefania Battistini e l’operatore Simone Traini”.
Le minacce dello scrittore Nicolai Lilin
Nel frattempo, il filorusso Nicolai Lilin ha attaccato duramente Battistini e Traini. In un video del 16 agosto, lo scrittore moldavo di “Educazione siberiana” li ha definiti “deficienti” e “propagandisti” e ha delineato uno scenario orrido nei loro confronti.
“Sono iniziati i procedimenti penali – ha dichiarato Lilin -. Se un giorno qualcuno di questi aiutanti dei terroristi e qualcuno di questi propagandisti si troverà con un po’ di polonio nel tè, purtroppo cari amici sappiate che vi siete scavati la fossa da soli. Non dovete piangere e dire “che cattivi i russi”, “non c’è democrazia”, “non c’è libertà””.
“Se entrate sul territorio della Federazione Russa – ha proseguito Lilin -, all’interno di forze terroristiche, sarete trattati così come vengono trattati i terroristi. Quindi, iniziate il conto alla rovescia perché secondo me, per tutti voi, questa è una probabile situazione futura”.
E ancora: “Io non voglio augurare assolutamente nessun male, io spero che queste persone vivranno per la vita fino alla vecchiaia. Spero che questa gente potrà anche riflettere sugli errori che sono stati fatti, però io so benissimo come funziona in Russia, so benissimo chi sono i russi e come loro agiscono quando si arrabbiano, quando vengono colpiti, diciamo, nel cuore loro, reagiscono abbastanza duramente”.
“E quindi – ha aggiunto Lilin -, il mio sincero augurio a questi giornalisti italiani che hanno fatto questo lavoro di propaganda filo nazista è di stare molto attenti, stare molto attenti. Non accettate il tè dalla gente sconosciuta. Fate attenzione al bar. Fate attenzione dove mangiate”.
“Fate attenzione alle nuove amicizie – ha concluso lo scrittore -, perché può darsi che contro di voi stanno già lavorando gli agenti operativi del GRU, che sono i servizi segreti militari, e se loro veramente hanno preso un incarico, state certi che in un anno, due anni, tre anni, cinque anni, comunque vi troveranno e vi faranno a pezzi”.