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Giorgia Meloni parla del compagno Andrea Giambruno e della frase sullo stupro: cosa ha detto la premier

La premier Giorgia Meloni ha commentato le frasi del compagno Andrea Giambruno finite recentemente nell'occhio del ciclone. Battibecco con la giornalista Claudia Fusani

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Nel presentare le misure del cosiddetto ‘Decreto Caivano’, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto ad alcune domande in merito alle recenti frasi del compagno Andrea Giambruno. Il giornalista Mediaset durante una puntata di Diario del giorno su Rete 4, nel commentare il presunto stupro di Palermo, aveva invitato le ragazze a non fare un uso smodato di alcolici e a non accettare passaggi dagli sconosciuti. La premier è stata difesa dalla politologa Nadia Urbinati, della Columbia University.

Le parole di Andrea Giambruno

“Certo che se tu vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti. Certamente, questo è assodato. Non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento o di inciampo. Però se eviti di ubriacarti o perdere i sensi magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche e poi rischi che il lupo lo trovi“.

Queste parole sono state accusate da più parti di colpevolizzare le vittime.

Il giornalista è poi tornato sull’argomento per ribadire il suo pensiero.

Cosa ha detto Giorgia Meloni di Andrea Giambruno

A chi nel corso della conferenza stampa chiedeva un commento sulle frasi di Andrea Giambruno, la Meloni ha risposto in questi termini:

“Penso che Andrea Giambruno abbia detto in modo frettoloso e assertivo una cosa diversa da quella interpretata dai più”, ha esordito la premier.

“Non leggo in quelle parole ‘se giri in minigonna ti violentano’, ma una cosa simile a quella che mi diceva mia madre: ‘occhi aperti e testa sulle spalle'”.

“Gli stupratori esistono e non bisogna abbassare la guardia. Mia madre me lo ha sempre detto. Non è una giustificazione per stuprare la ragazze, ma per dire ‘state attente, occhi aperti’: questo ci vedo io”, ha aggiunto la Meloni.

Giambruno e Meloni

Le parole del first gentleman Andrea Giambruno hanno avuto un’eco internazionale e sono state riprese, fra gli altri, anche da Ouest-France, dall’agenzia Reuters, dal Telegraph, da El Paìs e dal Guardian.

La premier ha stabilito una distanza fra il proprio pensiero e quello del compagno: “Qualsiasi cosa Giambruno dica vengo chiamata in causa: ma qual è il vostro concetto di libertà di stampa?”, ha domandato ai cronisti.

“Un giornalista non dice quello che pensa la moglie, la mia idea di libertà di stampa è questa. Perciò non vorrei essere chiamata in causa e vorrei che Giambruno non venisse messo in discussione più di quanto non lo sarebbe normalmente solo perché mi vuole bene”.

No è no, ovviamente”, ha detto Giorgia Meloni, innescando una piccola polemica con la giornalista Claudia Fusani.

A chi, durante la conferenza stampa di presentazione delle norme del decreto Caivano, le domandava se le donne abbiano la libertà di indossare ciò che desiderano la Meloni ha risposto “certo che le donne possono sempre uscire in minigonna. Ma certo”.

La difesa di Nadia Urbinati

Nadia Urbinati, politologa della Columbia University, durante la trasmissione In onda del 7 settembre ha difeso Giorgia Meloni: “Sono d’accordo con quello che dice, non possiamo dare a lei la responsabilità di quello che dice lui (ossia, il compagno Andrea Giambruno, ndr)”.

E ancora: “Lui ha detto una grande stupidaggine e quindi io lo critico senza bisogno di tirare in causa Giorgia Meloni”.

Fonte foto: ANSA

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