Giacomo Bozzoli fuggito dopo l'ergastolo, la nuova pista porta ai Balcani: l'appello disperato del suocero
Giacomo Bozzoli, dopo la conferma dell'ergastolo per la morte dello zio, è fuggito. Ipotesi nei Balcani. Il messaggio del suocero
Da tre giorni Giacomo Bozzoli, la moglie Antonella e il figlio di nove anni sono in fuga dopo che la sentenza ha confermato l’ergastolo per l’omicidio dello zio. L’appello del suocero, padre di Antonella e nonno del piccolo di 9 anni, arriva ai media attraverso l’avvocato: “Spero finisca presto”.
- Il messaggio del suocero
- Giacomo Bozzoli in fuga all’estero
- Il caso Bozzoli e la condanna all’ergastolo
Il messaggio del suocero
“Questa vicenda mi sta distruggendo. Mi auguro che il compagno di mia figlia si costituisca al più presto per il bene suo, ma soprattutto per quello di mia figlia e del mio nipotino”, ha detto Daniele Colossi, il padre di Antonella, moglie di Bozzoli.
Colossi ha affidato il suo appello all’avvocato Massimiliano Battagliola e ha dichiarato di essersi messo a disposizione degli inquirenti nella speranza che la vicenda si concluda al più presto.
Nel frattempo da tre giorni, Giacomo Bozzoli, sua moglie Antonella e il figlio sono in fuga. Tra le mete: Francia, Albania o Montenegro.
Giacomo Bozzoli in fuga all’estero
Proseguono le indagini scoprire dove si trovi Giacomo Bozzoli, il 39enne in fuga dopo la condanna in via definitiva per omicidio. Il caso risale al 2015, quando ha causato la morte dello zio Mario e ne ha distrutto il corpo nel forno della fonderia a Marcheno, in provincia di Brescia. Le indagini sembrano confermare l’ipotesi che Bozzoli si trovi all’estero insieme alla moglie e al figlio.
A darne conferma il suocero di Bozzoli, che aveva inizialmente indicato la Francia come Paese scelto per la fuga, mentre ora spuntato altre due possibili mete.
Nelle perquisizioni nei confronti dei familiari del fuggitivo sono stati sequestrati dispositivi informatici che potrebbero far individuare dove si trovino i tre.
Il caso Bozzoli e la condanna all’ergastolo
Giacomo Bozzoli è stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Cassazione per l’omicidio dello zio Mario Bozzoli. Dopo la lettura del dispositivo, i carabinieri si sono presentati a casa dell’uomo e non lo hanno trovato: su di lui pende un mandato d’arresto europeo.
Mario Bozzoli era scomparso l’8 ottobre 2015 nella fonderia di famiglia, di cui era titolare, a Marcheno (Brescia). Le indagini, iniziate subito dopo la sua sparizione, hanno portato ad accusare il nipote del delitto. Tra gli elementi sospetti c’era il fatto che le telecamere di videosorveglianza fossero state orientate verso punti morti.
La Procura ha ipotizzato che Mario Bozzoli fosse stato ucciso e gettato nel forno, nonostante non siano emerse tracce biologiche evidenti.