Giacomo Bozzoli fuggito in Francia con la famiglia? La rivelazione del suocero, l'ultimo messaggio su WhatsApp
Giacomo Bozzoli si troverebbe in Francia, l’ultimo accesso su WhatsApp risale al 24 giugno: le rivelazioni del suocero
Dove si trova Giacomo Bozzoli? Il 39enne, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario e residente a Soiano del Lago in provincia di Brescia, ha fatto perdere le proprie tracce da giorni, assieme alla moglie e a suo figlio di 9 anni. Il suocero, sentito dagli inquirenti, ha rivelato che la famiglia sarebbe “in una località imprecisata della Francia“. L’ultimo accesso su WhatsApp del 39nne risale alle 3,30 del mattino del 24 giugno.
- Giacomo Bozzoli si troverebbe in Francia: l'ultimo accesso WhatsApp e le dichiarazioni di suo suocero
- Le dichiarazioni del sindaco di Soiano del Lago: "Mai visto Bozzoli"
- Giacomo Bozzoli e l'omicidio dello zio Mario: i tre gradi di giudizio e la fuga
- Il padre di Giacomo Bozzoli: "Condannato un innocente, non so dove sia"
Giacomo Bozzoli si troverebbe in Francia: l’ultimo accesso WhatsApp e le dichiarazioni di suo suocero
Il giallo relativo alla sparizione di Bozzoli e della sua famiglia è cominciato il 23 giugno scorso. Alle 5.51 di quel giorno è stato registrato un passaggio della sua Maserati Levante dal portale di Manerba, due minuti più tardi l’auto è transitata a Desenzano. Trattasi di due paesi vicinissimi a Soiano del Lago, dove l’imprenditore è residente.
Bozzoli è stato condannato l’1 luglio in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, imprenditore bresciano che, secondo gli inquirenti, è stato gettato proprio dal nipote Giacomo nel forno della sua fonderia la sera dell’8 ottobre 2015. Il corpo non è mai stato ritrovato.
Il suocero del 39enne, a colloquio con gli investigatori, ha riferito che il genero e la sua famiglia sarebbero “in una località imprecisata della Francia”. Gli inquirenti hanno anche provato a localizzare il fuggitivo tramite la localizzazione del cellulare; è emerso che l’ultimo accesso su Whatsapp risale alle 3,30 del mattino del 24 giugno. Da allora non si sa dove sia finito Bozzoli.
Le dichiarazioni del sindaco di Soiano del Lago: “Mai visto Bozzoli”
Quando i carabinieri sono andati a prelevarlo nella sua villa di Soiano del Lago, non hanno trovato nessuno. Il sindaco del Paese Alessandro Spaggiari, parlando con l’Adnkronos, ha raccontato di non aver mai visto “il viso di Giacomo Bozzoli, se non per le foto pubblicate sui giornali”.
“A Soiano – ha spiegato il primo cittadino – dove sono nato e conosco tutti, non ho mai incontrato né lui né la sua famiglia. Mai visti: né in chiesa, né al bar, né al ristorante. Mai visti da nessuna parte”.
Carabinieri davanti alla casa di Giacomo Bozzoli
Il presidente della prima sezione penale di Brescia Roberto Spanó ha intanto firmato il decreto di latitanza ma ancora non è stato attivato il mandato d’arresto internazionale che potrebbe scattare nelle prossime ore, laddove Giacomo Bozzoli non si costituisce alle forze dell’ordine.
Giacomo Bozzoli e l’omicidio dello zio Mario: i tre gradi di giudizio e la fuga
Giacomo Bozzoli si è sempre dichiarato innocente. I giudici invece lo hanno condannato in tutti e tre i gradi di giudizio per la morte dello zio Mario Bozzoli, imprenditore 50enne scomparso dalla fonderia di Marcheno la sera dell’8 ottobre 2015.
Secondo la giustizia, Giacomo è l’autore dell’omicidio, volontario e premeditato. Il corpo della vittima, mai trovato, sarebbe stato bruciato nel forno.
Il padre di Giacomo Bozzoli: “Condannato un innocente, non so dove sia”
“Per me la prima cosa è ripetere a tutti che i giudici hanno condannato un innocente e che hanno rovinato per sempre tre famiglie: la mia, quella di Giacomo e quella di mio fratello Mario”. Così in un’intervista a La Repubblica Adelio Bozzoli, padre di Giacomo.
“Se sapessi dov’è – ha aggiunto il genitore – lo raggiungerei per stargli vicino come un papà fa con un figlio precipitato in un burrone. Sono momenti drammatici, anche il tempo per riflettere deve essere rispettato”.
“Non so, prego che prenda la decisione migliore e so che non è facile. Ma deve essere chiaro che, nonostante la condanna definitiva, noi non abbiamo fatto niente. Ancora non sappiamo cosa sia accaduto a mio fratello Mario”, ha concluso Adelio.