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Genova in tilt per il corteo degli edili sul Superbonus: sono a rischio migliaia di posti di lavoro in Liguria

I lavoratori del settore edile in corteo a Genova contro le modifiche al Superbonus: chiedono al Governo di intervenire per salvare posti di lavoro

Pubblicato:

Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

Le strade di Genova si svegliano prese d’assalto con i cortei organizzati dai lavoratori edili per chiedere al Governo di intervenire sul Superbonus. Sono circa 2 mila i manifestanti che, dalle 8 di martedì 21 marzo, stanno partecipando a due cortei per le strade di Genova a bordo di circa 550 mezzi di lavoro. I lavoratori del settore edile l’hanno definita una protesta pacifica chiedendo scusa ai residenti del capoluogo ligure per i disagi causati al traffico. I due cortei si riuniranno in un’unica manifestazione nel corso della mattinata. Sono previsti presidi dei lavoratori ai piedi della sede della Regione Liguria e sotto la Prefettura. L’intento è chiedere al Governo di intervenire sul Superbonus perché, se la misura dovesse essere accantonata, il rischio sarebbe la perdita di circa 5.500 posti di lavoro in Liguria.

La manifestazione degli edili a Genova causa disagi in città

I due cortei sono partiti da due punti diversi della città. Il primo dalla bassa Valpolcevera e il secondo da piazzale Parenzo.

Entrambi si sono snodati, sin dalla mattina, nelle vie del centro di Genova causando non pochi disagi al traffico in città.

 

 

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Durante la mattinata si riuniranno in un’unica manifestazione in piazza de Ferrari per poi spostarsi sotto la Prefettura. La manifestazione proseguirà fino alle 17 con i lavoratori del comparto edile a bordo dei propri mezzi di lavoro.

Perché i lavoratori di Genova manifestano per il Superbonus

I lavoratori del settore edile che stanno manifestando a Genova vogliono salvare i propri posti di lavoro.

La richiesta è quella di sbloccare i crediti incagliati dopo che il Governo Meloni è intervenuto a febbraio sul Superbonus varando lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura.

La decisione dell’esecutivo ha subito attirato diverse critiche da parte degli imprenditori edili. Per questo è nato il gruppo spontaneo ‘Basta crediti incagliati‘ formato da imprenditori, professionisti e lavoratori del comparto dell’edilizia.

Dopo il decreto legge sulla stretta dei bonus edilizi, il settore sta facendo i conti con una crisi economica che, in Liguria, potrebbe mettere a rischio tra i 4mila e i 5mila posti di lavoro.

Le richieste al Governo

I posti di lavoro sarebbero a rischio a causa dell’impossibilità, da parte delle imprese, di cedere i bonus sul mercato. Questo sta portando a una persistente crisi di liquidità che potrebbe ripercuotersi sui lavoratori del settore.

Da qui derivano le richieste del settore edile al Governo. Gli imprenditori e i lavoratori, infatti, chiedono che venga sbloccato il mercato dei crediti e che si proceda alla loro monetizzazione per tamponare la carenza di liquidità.

Sembra, tuttavia, che il Governo non voglia retrocedere sul Superbonus. Per questo, tra le richieste avanzate dal settore, c’è quella di derogare ai termini per il pagamento degli F24.

Fonte foto: ANSA

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