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Gennaro Sangiuliano e la ferita in testa causata da Maria Rosaria Boccia: perché sarebbe stato colpito

Il caso con protagonisti Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia è al centro di un servizio di Report: i retroscena della ferita in testa

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Nella puntata di “Report” di domenica 27 ottobre si è tornati a parlare del caso che vede protagonisti Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. Nello specifico, la trasmissione di Rai 3 ha mostrato la foto della profonda ferita alla testa dell’ex ministro della Cultura, che, secondo lo stesso Sangiuliano, sarebbe stata provocata proprio dall’imprenditrice di Pompei.

La denuncia di Sangiuliano a Boccia per aggressione

Gennaro Sangiuliano ha denunciato Maria Rosaria Boccia anche per aggressione.

Nella denuncia, l’ex ministro della Cultura ha dichiarato che la profonda ferita alla testa sarebbe stata causata il 16 luglio in una stanza dell’hotel Nazionale di Sanremo da Maria Rosaria Boccia, dopo un’accesa discussione nata dopo il suo annuncio di voler chiudere la loro relazione e di non voler lasciare la moglie.

Gennaro Sangiuliano, a luglio, con un vistoso cerotto in testa.

L’intervista di Sangiuliano al Tg1

Nel servizio di “Report” è stato mandato nuovamente in onda anche uno stralcio dell’intervista concessa al Tg1, in cui Sangiuliano, all’epoca ancora ministro della Cultura, diceva: “Ho più volte ribadito, soprattutto nell’ultima fase, che io non intendevo lasciare mia moglie, che per me è la persona più importante della mia vita“.

Sangiuliano, Boccia e il mistero della chiave d’oro a Le Iene

Sempre domenica 27 ottobre, si è parlato del caso che coinvolge l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia anche nella trasmissione di Italia 1 “Le Iene“. In questo caso, il servizio era incentrato sulla chiave d’oro di Pompei, dal valore di circa 12 mila euro, donata dal sindaco Carmine Lo Sapio a Gennaro Sangiuliano quando era ministro.

In base alla legge, quando un ministro riceve un dono può tenerlo solo se vale meno di 300 euro, altrimenti l’oggetto è da consegnare all’amministrazione pubblica. Secondo Sangiuliano, la chiave sarebbe nella disponibilità di Maria Rosaria Boccia.

In un documento firmato di suo pugno e indirizzato al gabinetto del ministero della Cultura, l’ex ministro ha spiegato: “Ho ritenuto che tale oggetto, recante le mie iniziali, fosse di un valore di gran lunga inferiore agli euro 300, limite per l’obbligo del conferimento al Ministero”. Nel testo si legge ancora: “Non ho la disponibilità dello stesso. (…) Risulterebbe essere nella disponibilità della signora Boccia Maria Rosaria, residente in Pompei, sulla base di fotografia postata dalla medesima sui social”. E poi: “Mi rendo immediatamente pronto a corrispondere la somma prescritta”.

Maria Rosaria Boccia, raggiunta dall’inviato de “Le Iene” Alessandro Sortino, ha chiesto di spegnere la telecamera e se n’è andata a bordo della sua automobile.

Il programma ha fatto sapere poi che, poco dopo, Boccia ha presentato una diffida dall'”astenersi dal diffondere servizi che contengano notizie destituite di fondamento, tali da diffondere un messaggio diffamatorio e lesivo dell’onore, del decoro e della reputazione di Boccia Maria Rosaria”.

Il servizio è stato trasmesso nella serata di domenica 27 ottobre.

Fonte foto: X @FalangaGiovanna / IPA

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