Gasparri contro Report durante le elezioni in Liguria, l'accusa di violazione del silenzio elettorale
La prossima puntata di Report scatena l'ira di Gasparri: secondo lui Ranucci violerà il silenzio elettorale per le elezioni in Liguria
Domenica 27 ottobre andrà in onda una nuova puntata di Report, il programma d’inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci, che promette di far discutere. La trasmissione, infatti, cadrà in un momento cruciale per la Liguria, con il voto ancora in corso per eleggere il nuovo governatore. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha criticato aspramente la scelta di Ranucci e della Rai, definendo “illegale” l’uso di una trasmissione del servizio pubblico per trattare questioni che potrebbero influenzare l’elettorato proprio nei giorni di voto.
- Silenzio elettorale, Gasparri attacca Report
- La risposta di Ranucci sul caso elezioni in Liguria
- La posizione di Scalfarotto
Silenzio elettorale, Gasparri attacca Report
Ranucci ha annunciato un servizio dedicato alle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti e altre figure della politica locale, alimentando il dibattito sull’opportunità di trasmettere inchieste potenzialmente influenti durante il silenzio elettorale.
“È un atto illegale utilizzare una trasmissione Rai per fare propaganda elettorale durante il silenzio elettorale, domenica“, ha dichiarato Gasparri, sollecitando l’intervento dei vertici Rai per evitare che l’emittente venga associata a violazioni delle normative elettorali.
Sigfrido Ranucci nello studio di Report
Il senatore ha inoltre espresso la volontà di denunciare chiunque favorisca una tale presunta “illegalità comunicativa“, inclusi i responsabili Rai che permetterebbero la messa in onda del servizio.
La risposta di Ranucci sul caso elezioni in Liguria
A queste dichiarazioni, Ranucci ha risposto tramite i social con ironia, affermando su Facebook: “Gasparri chiede di bloccare la trasmissione Report. Ci mancava solo questo“, difendendo la legittimità del proprio operato.
Secondo il giornalista, il silenzio elettorale non vincola i giornalisti, ma solo i partiti politici, e il suo programma è libero di trattare qualsiasi argomento di interesse pubblico.
La posizione di Scalfarotto
L’argomento ha scatenato reazioni non solo dal centrodestra: anche Ivan Scalfarotto di Italia Viva ha attaccato il programma, accusando Ranucci di aver usato linguaggi e insinuazioni “omofobiche” nella promozione della puntata.
Tuttavia, il conduttore ha ribadito la serietà e l’importanza dell’inchiesta, che, secondo lui, affronta un tema di rilevanza pubblica, senza fini politici.