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Furti d'auto senza scasso a Milano, beccato il ladro seriale: come funziona il jammer e come difendersi

Arrestato a Milano uno specialista del furto all'interno dell'auto tramite jammer, un disturbatore di frequenza dei sistemi antifurto: ecco come funziona

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Rubava all’interno dei veicoli con un “jammer”, un disturbatore di frequenza che apre le portiere. Gli agenti della squadra mobile hanno arrestato un ladro che ripuliva abitualmente le auto a Milano, servendosi di un inibitore di frequenze capace di disattivare i sistemi antifurto. Si tratta di un dispositivo sempre più diffuso tra gli scassinatori, tra cui anche il 33enne colto sul fatto dalla polizia e accusato adesso di furto aggravato.

L’arresto del lardo seriale a Milano

L’uomo di nazionalità cubana è stato arrestato mentre era all’opera nei pressi di viale Tunisia, a Milano. Il 33enne si era fatto notare da agenti della polizia mentre scrutava dai finestrini l’interno dei veicoli nella zona di Corso Buenos Aires, avvicinandosi rapidamente alle auto che si erano appena fermate.

Dopo aver puntato un furgone che stava parcheggiando, il ladro ha iniziato a correre in direzione del mezzo e, nonostante l’autista avesse chiuso il veicolo con il telecomando dopo aver scaricato la merce, l’uomo è riuscito a tenere aperte le portiere e a rubare il portafoglio trovato dentro l’abitacolo.

Volante della polizia per le strade di Milano

Una scena che non è sfuggita ai poliziotti, i quali hanno fermato lo scassinatore trovandolo in possesso del jammer, il dispositivo utilizzato per disturbare il segnale dei sistemi d’allarme noto alle forze dell’ordine.

Come funziona il jammer

L’uso di questo strumento è consentito unicamente alle forze dell’ordine per specifiche finalità ma, nonostante sia espressamente vietato dalle legge, i disturbatori di frequenze si trovano spesso in commercio anche se non omologati.

Il cosiddetto “jammer” è in grado di inviare segnali ad alta potenza su più bande di radio-frequenza, con il risultato di inibire interrompere la comunicazione tra un sistema antifurto e la centrale di riferimento, bloccando il funzionamento degli apparecchi GSM e dei sensori di allarme wireless.

Sempre più frequenti tra gli scassinatori anche per entrare nelle abitazioni, questo apparecchio riesce a sfruttare e ad interferire con un’ampia gamma di frequenze come quelle telefoniche, GSM, GPS e i segnali di telecamere wireless.

Come difendersi dal jammer

Il primo indizio che uno di questi dispositivi sia stato utilizzato per mettere fuori uso il sistema antifurto di un veicolo o di una casa è semplicemente l’assenza di segnale tra la centrale operativa e il device con il quale è collegata.

Ma il punto di forza dell’uso di questo tipo di congegni nei furti è la possibilità di agire con rapidità, per cui spesso la vittima si accorge di essere stata derubata quando è ormai troppo tardi.

I sistemi antifurto più all’avanguardia però inviano una notifica via Sms oppure tramite app all’utente, informandolo che si è verificato un problema di comunicazione, spesso creando un canale alternativo. Le centrali wireless più avanzate, inoltre, sono fornite della funzione anti-jamming, capace di rivelare la saturazione dei canali radio utili per segnalare eventuali effrazioni.

Fonte foto: iStock

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