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RITIRO PRODOTTI ALIMENTARI

Formaggini ritirati dai supermercati Penny Market per possibile presenza di muffa: rischio microbiologico

Formaggini ritirati dai supermercati per rischio microbiologico dovuto a una possibile presenza di muffa: la nota del Ministero della Salute

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Possibile presenza di muffa. I formaggini di Sapor di Cascina sono stati ritirati dai supermercati Penny Market per rischio microbiologico dovuto a una possibile contaminazione. Il richiamo è stato disposto dal Ministero della Salute, lo scorso 31 ottobre. Ecco cosa fare se avete acquistato il prodotto.

Quali sono i lotti di formaggini

Il Ministero della Salute, nella sua nota informativa, ha indicato due lotti specifici che potrebbero contenere muffa.

Si tratta dei numeri 230727 e 230915: le confezioni, entrambe da 280 grammi, dovrebbero avere la data di scadenza fissata al 23 gennaio 2024 e al 13 marzo 2024.

I formaggini richiamati dal Ministero della Salute

Lo stabilimento che ha prodotto i formaggini è IN.AL.PI. S.p.a., con sede a Moretta, in provincia di Cuneo.

Cosa fare se si è acquistata la farina di mais richiamata

Se avete acquistato una di queste confezioni di formaggini, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarla.

È invece opportuno riportare la confezione immediatamente al punto vendita in cui si è comprata, per la sostituzione o il rimborso, entro il 15 novembre 2023.

Cosa fare se un cibo è ammuffito

Come spiegato dal sito dell’Humanitas, la prima regola da seguire quando vediamo un cibo ammuffito è quella di non mangiarlo e di buttarlo: eliminare solo la parte deteriorata spesso non ci garantisce che il fungo non abbia intaccato anche il resto del prodotto.

Per esempio, vanno buttati via:

  • pane: il fungo che lo ha contaminato è penetrato in profondità (il portapane che lo conteneva va lavato e disinfettato con l’aceto; in estate si consiglia di tenere il pane in frigorifero, perché il calore facilita la formazione di batteri e funghi);
  • formaggi: se quelli in frigo presentano macchie anomale è sicuramente meglio non mangiarli. Nel caso di formaggi stagionati è sufficiente eliminare la parte ammuffita, mentre lo yogurt e i formaggi freschi (ricotta e mozzarella) non sono più commestibili;
  • marmellate: lo zucchero si lega con l’acqua e impedisce la formazione di tossine, quindi la muffa che si può presentare sulla superficie di una marmellata deve essere eliminata, ma il resto della confettura può essere ancora utilizzato (quelle dietetiche, con poco zucchero, vanno invece buttate);
  • frutta e verdura: pesche e pomodori devono essere buttati via; la mela si può mangiare dopo aver eliminato la parte marcia;
  • frutta secca e spezie: da buttare quando compare la muffa;
  • carne e pesce: al primo cenno di contaminazione questi prodotti vanno assolutamente gettati.

Come conservare gli alimenti ed evitare la muffa

Come prevenire la formazione della muffa? Coprendo i cibi da conservare in frigorifero con pellicole e coperchi o in contenitori chiusi e tenerli separati.

È importante che nelle zone in cui si sono formate le muffe si pulisca e si disinfetti: alcune spore potrebbero aver contaminato altri prodotti vicini.

Fonte foto: 123RF

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