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Farina di pistacchi ritirata dai supermercati per ocratossina, quale lotto è interessato e i possibili rischi

La presenza eccessiva di ocratossina ha portato il Ministero a ritirare alcuni lotti di farina di pistacchi Fruit's Better: quali sono i rischi

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro di un prodotto alimentare potenzialmente pericoloso: si tratta di alcuni lotti di una farina di pistacchi contaminata da ocratossina. La sostanza, derivante da alcuni tipi di funghi, è in grado di causare gravi problemi alla salute, da disturbi gastrointestinali fino a incidere nello sviluppo di alcuni tipi di cancro.

Farina di pistacchi contaminata: qual è il marchio e i lotti

La farina di pistacchi in questione è quella del marchio “Fruit’s Better“, prodotta dall’azienda Mocerino Frutta Secca srl sita in via Pizzone 5 a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.

Alcuni lotti sono stati contaminati da ocratossina con valori che eccedono i limiti europei: si tratta dei 24074, 24078, 24080, 24088, 24094, 24095, 24106, e 24113, con scadenze che vanno al 31 marzo 2025 e al 4 novembre 2025.


La farina di pistacchi ritirata per elevati valori di ocratossina A

Il richiamo del Ministero della Salute per ocratossina

Il richiamo del 16 luglio da parte del Ministero della Salute ammonisce i consumatori in merito ai lotti contaminati del prodotto in questione, per la presenza di Ocratossina A (OTA), il cui valore eccede il limite previsto dal Registro UE (5 µg/kg).

Secondo la comunicazione, i prodotti possono provocare problemi gastrointestinali a causa della presenza di elevate quantità di OTA.

Cos’è l’ocratossina e i rischi

L’ocratossina è una micotossina, ovvero una sostanza tossica prodotta da specifici funghi. I generi fungini responsabili della produzione di ocratossina sono principalmente Aspergillus e Penicillium.

L’ocratossina A (OTA) è la variante più comune e pericolosa tra le ocratossine e la sua ingestione può causare vari disturbi.

La micotossina può infatti danneggiare sistema nervoso e reni, inibire la sintesi proteica e abbattere il sistema immunitario, diffondendosi attraverso il sangue. È cancerogena per gli animali e si ipotizza lo sia anche per gli esseri umani, anche se mancano sufficienti studi a conferma.

In generale può essere riscontrata anche in alimenti di origine animale, in particolare nei prodotti derivati dal maiale e nei latticini.  Tuttavia, è presente soprattutto negli alimenti vegetali come vino, birra, cereali, cacao e caffè.

Di recente, ad esempio, il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di cacao in polvere venduto nei supermercati Penny Market a causa di livelli eccessivi di ocratossina. Le confezioni da 250 grammi sono state ritirate ed è stata raccomandata la restituzione al punto vendita per il rimborso.

Fonte foto: iStock

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