Quinoa biologica ritirata dai supermercati Conad per livelli elevati di ocratossine: il lotto richiamato
Rischio ocratossine: ritirata dai supermercati la quinoa biologica della linea "Verso Natura Conad". Chi avesse acquistato i lotti indicati è invitato a riportarli in negozio
Conad ha ritirato dai suoi supermercati, per rischio ocratossine, un formato di quinoa biologica che riporta il proprio marchio. La micotossina, viene spiegato, a seguito di controlli interni è stata rilevata in percentuali superiore ai limiti di legge.
- Quinoa biologica ritirata da Conad
- L'indicazione ai consumatori
- Cos’è l’ocratossina e quali rischi comporta
Quinoa biologica ritirata da Conad
Si tratta di un ritiro interno disposto da Conad a scopo precauzionale. Non è stato, cioè, ordinato dal Ministero della Salute.
Il ritiro riguarda la Quinoa biologica in confezione da 300 grammi della linea “Verso Natura Conad”. Il prodotto viene confezionato dall’azienda Melandri Gaudenzio Srl. Il codice Ean è 8003170055476.
La confezione interessata dal ritiro alimentare.
I lotti coinvolti sono in tutto 5:
- 086/24 TCM con scadenza marzo 2025;
- 107/24 TCM con scadenza aprile 2025;
- 115/24 TCM con scadenza aprile 2025;
- 127/24 TCM con scadenza maggio 2025;
- 135/24 TCM con scadenza maggio 2025.
L’indicazione ai consumatori
I lotti interessati sono già stati ritirati dagli scaffali dei supermercati, quindi il rischio per chi si rechi a fare la spesa è stato azzerato. Le altre confezioni di quinoa biologica dello stesso marchio sono sicure e possono essere consumate senza preoccupazioni.
Conad invita tutti i clienti che fossero in possesso di una confezione dei lotti indicati a riportarla in qualsiasi punto vendita della propria catena. I consumatori potranno scegliere fra la sostituzione e il rimborso.
Cos’è l’ocratossina e quali rischi comporta
Come viene spiegato dal Ministero della Salute, l’ocratossina è una micotossina. È, cioè, una sostanza chimica prodotta dall’azione dei funghi ed è dannosa per la salute.
L’ocratossina può contaminare una serie di alimenti fra i quali i cereali, la frutta secca, il vino e il caffè. Si tratta di una sostanza insidiosa perché particolarmente resistente alle alte temperature.
L’ocratossina ha un’azione nefrotossica, agisce cioè sulla salute dei reni. I test di laboratorio ne hanno accertato l’azione cancerogena sugli animali. Mancano tuttavia evidenze in merito alla sua cancerogenicità sugli esseri umani. Attualmente – precisa il Ministero – è catalogata come un cancerogeno del Gruppo 2b, ossia possibile agente cancerogeno per l’uomo.
Una sua particolarità è quella di accumularsi nei tessuti, rendendo tossiche le carni degli animali contaminati. Data la sua natura dannosa per la salute, l’Unione europea ha imposto limiti stringenti alla presenza di ocratossina negli alimenti.