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Fabrizio Corona inserisce Nicola Zalewski della Roma tra i calciatori coinvolti nel caso scommesse

Il quarto calciatore tirato in ballo da Fabrizio Corona nel caso delle presunte scommesse illegali è Nicola Zalewski, centrocampista della Roma

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Dopo Fagioli, Zaniolo e Tonali, anche in nome di Nicola Zalewski della Roma finisce tra quelli dei calciatori tirati in ballo da Fabrizio Corona nel caso delle presunte scommesse illegali. A fare il nome dell’italo-polacco è stato l’account Instagram di Dillingernews.

Chi è Nicola Zalewski

Nicola Zalewski è nato a Tivoli il 23 gennaio 2002 da genitori di origini polacche (tanto che lui stesso ha scelto di giocare per la nazionale biancorossa).

È alla Roma da quando aveva 9 anni, esordendo in prima squadra il 6 maggio 2021 dopo la trafila nelle giovanili.

Nicola Zalewski

Secondo Fabrizio Corona sarebbe lui il quarto calciatore coinvolto nel caso delle presunte scommesse illegali.

L’accusa di Fabrizio Corona alla madre di Zaniolo

Prima dell’annuncio del quarto giocatore, Fabrizio Corona – attraverso il sito Dillingernews.it – ha comunicato che “anche la mamma di Zaniolo aveva un ruolo da protagonista nel giro di scommesse del figlio”.

Colui che Corona chiama “l’informatore” o la “gola profonda”, infatti, gli avrebbe detto che Francesca Costa, madre dell’ex attaccante della Roma, avrebbe gestito “gli affari del figlio” e che sarebbe stata “a conoscenza di tutto“.

Analizzati i telefoni di Zaniolo e Tonali

Nel frattempo, secondo quanto riferito dall’Ansala Procura di Torino ha disposto l’analisi delle copie forensi dei telefonini di Sandro Tonali e Niccolò Zaniolo.

La polizia, nella serata di giovedì 12 ottobre, si era presentata al raduno della Nazionale a Coverciano per consegnare un avviso di garanzia ai due azzurri, un atto imposto dal fatto che entrambi giocano all’estero (in Inghilterra: il primo al Newcastle, il secondo all’Aston Villa).

La difesa di Zaniolo

Nicolò Zaniolo, rientrato in Inghilterra, secondo quanto appreso dall’Ansa avrebbe ammesso di aver utilizzato una piattaforma, che non sapeva essere illegale, ma per giochi di carte (probabilmente blackjack) e non per scommesse sul calcio.

Il suo legale è l’avvocato Antonio Conte, che lo ha seguito già nella causa d’affidamento del figlio.

L’inizio del caso col nome di Fagioli

Il caso legato alle presunte scommesse illegali da parte di alcuni calciatori di Serie A è nato dall’autodenuncia di Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus.

Della sua “ludopatia” ne aveva parlato tre mesi prima proprio Fabrizio Corona.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’informatore di Corona sarebbe legata ad ambienti romani.

Fonte foto: ANSA

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