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Evaso dagli arresti domiciliari a Napoli, non sopporta di stare a casa con la moglie: "Meglio in carcere"

Un uomo è evaso dagli arresti domiciliari a Napoli dopo una lite con la moglie e si è presentato in caserma per chiedere di essere portato in carcere

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

“Meglio in carcere che a casa con mia moglie“. Con questa spiegazione, un 33enne del centro storico di Napoli è evaso dagli arresti domiciliari dopo un litigio con la donna. L’uomo è finito in manette e ha trascorso la notte in camera di sicurezza, nell’attesa che un giudice si pronunci sul suo destino.

L’evasione dagli arresti domiciliari e la caccia all’uomo

La vicenda è riportata dall’agenzia ‘Adnkronos’. Durante un controllo di routine, i carabinieri non hanno trovato il 33enne in casa, nonostante fosse agli arresti domiciliari.

All’uomo non era stata concessa alcuna autorizzazione per l’uscita e, quindi, sono scattate le ricerche. Il 33enne si è poi presentato all’ingresso della caserma Pastrengo, sede anche della stazione dei Carabinieri di Napoli San Giuseppe.

L’uomo, dopo aver litigato con la moglie ed essere evaso dagli arresti domiciliari, si è presentato spontaneamente alla caserma Pastrengo, sede anche della stazione dei Carabinieri di Napoli San Giuseppe, per chiedere di essere trasferito in carcere.

La spiegazione dell’evaso ai carabinieri

In caserma, il 33enne ha chiesto di parlare con un maresciallo, al quale ha spiegato di non voler più scontare la pena in casa preferendo il carcere, lontano dalla moglie.

“Meglio in carcere che a casa con mia moglie” è il virgolettato a lui attribuito riportato dall’agenzia ‘Adnkronos’ come spiegazione fornita ai carabinieri.

L’arresto dell’uomo evaso a Napoli

L’uomo evaso dagli arresti domiciliari è stato arrestato per evasione nella giornata di domenica 28 aprile e ha poi trascorso la notte in camera di sicurezza, in attesa di conoscere la decisione del giudice sul suo prossimo collocamento.

Non è la prima volta: il precedente a Pozzuoli

Un caso simile era già successo a Pozzuoli lo scorso febbraio: in quell’occasione, una ragazza di 23anni di Pozzuoli agli arresti domiciliari è evasa presentandosi in caserma e chiedendo di essere trasferita in carcere. “Non andiamo proprio d’accordo, non ci posso stare”, aveva detto la 23enne ai carabinieri a proposito del rapporto con sua madre.

Alla richiesta della ragazza, i carabinieri, a quel punto, avrebbero informato della situazione l’autorità giudiziaria e deciso di mantenere la 23enne nelle proprie camere di sicurezza fino al processo.

 

Fonte foto: iStock - Wirestock

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