Esplosione ad Arezzo nell'azienda Safimet di San Zeno, tetto crollato: 4 operai feriti portati in ospedale
L'esplosione alla Safimet di Arezzo ha causato il crollo parziale del tetto dell’edificio, oltre a gravi danni strutturali, e ha coinvolto quattro operai
Un boato improvviso ha scosso la zona industriale di San Zeno, alle porte di Arezzo. Intorno alle 10 di mercoledì 20 novembre, un’esplosione si è verificata all’interno della Safimet, azienda leader nel recupero e nell’affinazione di metalli preziosi. L’incidente ha causato il crollo parziale del tetto dell’edificio, oltre a gravi danni strutturali, e ha coinvolto quattro operai, che sono stati trasportati in ospedale.
- Esplosione ad Arezzo, scatta il piano di maxi-emergenza
- Quattro lavoratori della Safimet intossicati
- Le indagini per accertare le cause dell’incidente
- Le cause dell'esplosione
Esplosione ad Arezzo, scatta il piano di maxi-emergenza
Come riporta Ansa, subito dopo l’esplosione sul posto sono intervenute quattro squadre dei Vigili del Fuoco, affiancate dalle forze dell’ordine e dal personale sanitario.
Due ambulanze della Misericordia di Arezzo e un’auto infermierizzata hanno garantito i primi soccorsi, mentre il piano di maxi-emergenza è stato attivato per gestire l’evacuazione e la sicurezza dell’area.
L’esplosione si è verificata alla Samifet, azienda che ha sede a San Zeno, una frazione di Arezzo
Le operazioni di decontaminazione hanno reso necessario fermare i mezzi di soccorso a circa un chilometro dal luogo dell’incidente.
Quattro lavoratori della Safimet intossicati
Dalle prime informazioni, sembra che l’esplosione alla Safimet sia avvenuta in prossimità di una caldaia.
La deflagrazione ha sprigionato una densa nube di fumo bianco che ha causato intossicazioni tra i lavoratori presenti.
Le condizioni dei quattro feriti, fortunatamente, non destano preoccupazioni.
Tuttavia, la scena dell’incidente ha suscitato timori tra gli altri dipendenti e i residenti della zona, che hanno avvertito il forte boato anche a distanza.
Le indagini per accertare le cause dell’incidente
La Safimet, che rappresenta una delle eccellenze del territorio con il quarto fatturato della provincia di Arezzo, è al centro di un’indagine per accertare le cause dell’incidente.
Gli esperti stanno valutando i danni e verificando eventuali responsabilità legate alle misure di sicurezza. Intanto, l’area è stata isolata per consentire le operazioni di messa in sicurezza e l’analisi approfondita della struttura.
La comunità locale attende aggiornamenti, mentre le autorità invitano a mantenere la calma e a rispettare il perimetro di sicurezza stabilito.
Le cause dell’esplosione
A causare l’esplosione nella raffineria di metalli è stato il cedimento di un reattore durante la lavorazione, con conseguente sversamento di acidi.
La procedura di sicurezza ha contenuto i danni, dirigendo lo scoppio verso l’alto: il reattore ha sfondato il tetto e si è schiantato in un campo adiacente.
Non ci sono stati incendi, ma si sono registrati danni strutturali e un’interruzione della rete elettrica.