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Esercitazione col finto allarme bomba alla scuola ebraica di Roma: genitori spaventati, nessuno sapeva nulla

Il finto allarme bomba nella scuola ebraica di Roma ha lasciato contrariati i genitori degli alunni

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

È avvolto nel mistero l’allarme bomba lanciato nella mattina di mercoledì 18 ottobre nella Scuola Ebraica di Roma, con i giovani studenti che sono stati evacuati nella paura generale. Ma l’allarme, secondo quanto emerso, sarebbe stato finto e l’evacuazione sarebbe stata frutto di una esercitazione che però ha lasciato contrariati i genitori degli alunni.

L’allarme e l’esercitazione

Un’allarme bomba fittizio, nel tentativo di mettere in atto l’esercitazione nel caso in cui la scuola fosse diventata obiettivo per terroristi data la situazione delicata in Israele. L’evacuazione quindi è andata avanti senza che nessuno sapesse niente e la paura è stata tanta.

Si è amplificata, poi, quando la comunità ebraica ha comunicato in una nota l’evacuazione “in via precauzionale” della scuola al Portico d’Ottavia, confermando che la notizia della “fake news” sull’allarme bomba non era arrivata neanche a loro.

Ma poi attorno alle 11.30 la stessa comunità ha precisato che si è trattato di una esercitazione.

Genitori e alunni spaventati

Intanto, però, nel quartiere si è scatenato il panico, anche e soprattutto osservando quanto sta accadendo tra Israele e Hamas. Diversi, infatti, sono gli obiettivi sensibili del mondo ebraico presenti in Italia che potrebbero finire nelle mira di terroristi o filo-palestinesi, e tra questi non mancano le scuole.

Alla notizia nessuno ha pensato si potesse trattare di una “normale” evacuazione d’esercitazione e gli alunni, in primis, si sono fatti prendere dal panico allontanandosi dalla scuola.

Spavento e tensione anche per i genitori, tra chi ha seguito a distanza quanto stava succedendo e altri che, saputo l’allarme, si sono precipitati a scuola per andare a recuperare i figli terrorizzati. E tra le strade del quartiere c’è chi ha commentato l’accaduto, con diversi genitori che si sono chiesti se sia il caso di mandare i figli a scuola l’indomani.

Nessuno sapeva dell’esercitazione

Quel che alimenta il giallo è la mancata comunicazione dell’esercitazione che, di solito, viene quasi sempre annunciata a studenti e genitori per non creare uno stato d’agitazione che, ovviamente, è più che giustificato.

Ma né gli alunni né tantomeno i genitori erano stati informati. E nella zona di Portico d’Ottavia si è scatenato il caos. E le strade del ghetto sono diventate blindatissime.

Fonte foto: ANSA

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