Scuola evacuata nel ghetto ebraico a Roma, Parenzo: "Ci sono miei figli". Nessuna bomba, era un'esercitazione
Falso allarme bomba al Ghetto ebraico a Roma dove è stata evacuata la scuola: Parenzo ha rivelato che anche i suoi figli erano lì. Era un'esercitazione
Non si è trattato di un allarme bomba: la scuola al Ghetto ebraico di Roma è stata evacuata nella mattinata di mercoledì per un’esercitazione. Lo ha reso noto la Comunità ebraica.
- Il comunicato della Comunità ebraica
- La situazione al Ghetto ebraico di Roma
- Paura per David Parenzo
- Allarme bomba in Francia
Il comunicato della Comunità ebraica
Nella nota della Comunità ebraica riportata dall’agenzia ‘ANSA’ è stato precisato che “quanto avvenuto questa mattina alla scuola del Portico d’Ottavia era un’esercitazione e quindi l’allarme bomba era fittizio e l’evacuazione della scuola concordata precedentemente. L’allarme comunque era stato reso noto dalla stessa Comunità con una nota”.
La situazione al Ghetto ebraico di Roma
Stando a quanto riferito dall’agenzia ‘Nova’, in seguito all’esercitazione l’area attorno alla scuola ebraica al Portico d’Ottavia a Roma è stata delimitata e gli studenti hanno iniziato a rientrare nelle aule.
Il Ghetto ebraico si trova in pieno centro a Roma.
Paura per David Parenzo
Il conduttore de ‘L’Aria che Tira’ David Parenzo, riportando in diretta il primo lancio di ‘ANSA’ che riferiva di un allarme bomba al Ghetto ebraico di Roma, aveva rivelato che anche i suoi figli vanno alla scuola evacuata.
Allarme bomba in Francia
Nella mattinata di mercoledì 18 ottobre, in Francia diversi aeroporti e la Reggia di Versailles sono stati evacuati in seguito ad allarme bomba. Anche nei giorni scorsi nel paese transalpino si erano susseguite diverse minacce.
In Francia sono stante rinforzate le misure di sicurezza dopo l’attacco di Arras, in cui un professore è morto dopo essere stato accoltellato da un ex studente radicalizzato, e in seguito all’attentato a Bruxelles, dove un uomo con origini tunisine ha ucciso a colpi di kalashnikov due persone al grido di “Allah Akbar”.