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Elon Musk licenzia quasi tutti i dipendenti di Twitter: ennesimo terremoto in azienda, ne ora ne restano 1500

Il Ceo di Twitter Elon Musk continua a licenziare personale: in pochi mesi i dipendenti del social network sono passati da 8000 ad appena 1500

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Elon Musk continua a licenziare e Twitter quasi si svuota. Da quando Musk ha assunto la guida del social network a fine ottobre 2022 degli 8.000 dipendenti ne sono rimasti appena 1.500. Un’operazione che il capo di Tesla e SpaceX ha definito “dolorosa”.

Elon Musk parla di Twitter

Per Musk la gestione di Twitter si è rivelata come un giro sulle “montagne russe”, come lui stesso ha ammesso nel corso di una recente intervista rilasciata alla ‘Bbc‘. E i licenziamenti, dice, non lo hanno “divertito per niente”.

Non è un’intervista qualsiasi quella rilasciata dal patron di Twitter al corrispondente della ‘Bbc’ James Clayton, ma un faccia a faccia distensivo: fino a pochi giorni fa la Bbc su Twitter era etichettata come “testata finanziata dal governo” e quindi inattendibile perché non imparziale.

Musk ha affermato che diversi dirigenti che se ne erano andati con il suo arrivo hanno poi deciso di tornare. Intanto però i suoi licenziamenti non hanno risparmiato neppure gli addetti alle pulizie. Il tutto nella logica del massimo risparmio per far quadrare i conti.

Il Ceo di Twitter ha poi aggiunto che non cederebbe il social network nemmeno se qualcuno gli offrisse 44 miliardi di dollari, una cifra pari a quella da lui sborsata a fine 2022.

Per quanto riguarda il bilancio aziendale Musk dichiara che sarebbe “più o meno in pari”, affermazione al momento non verificabile.

Nell’intervista concessa alla ‘Bbc’ con appena 20 minuti di preavviso non sono mancate poi alcune battute, come l’affermazione di Musk secondo la quale il nuovo Ceo di Twitter ora sarebbe il suo cane Floki.

Spazio poi a un’autocritica: “Credo che non dovrei più twittare dopo le 3 del mattino”, ha detto Musk commentando alcuni suoi controversi tweet notturni.

Il futuro di Twitter

Nel prossimo futuro Musk aspira a trasformare Twitter in un social “trasparente e onesto” ma, dice, la strada è in salita e bisognerà lavorarci su.

Annunciato inoltre un giro di vite contro la disinformazione. Musk nega poi che sotto la sua gestione sia aumentato l’hate speech, i messaggi d’odio. La questione della libertà d’espressione è un tema di capitale importanza per Twitter, ma ancora controverso.

Per fare un esempio, Donald Trump era stato bannato dalla vecchia gestione di Twitter per aver violato la policy sull’incitamento alla violenza. A novembre 2022, dopo un sondaggio, Musk ha riammesso Trump sulla piattaforma.

Riammessi anche altri personaggi controversi come l’influencer Andrew Tate accusato di essere misogino, e il rapper Kanye West dichiaratamente antisemita.

Elon Musk e l’intelligenza artificiale

Andando sul concreto, è possibile che l’intelligenza artificiale sia la carta sulla quale Musk punterà per il rilancio di Twitter.

Secondo ‘Business Insider’ Twitter avrebbe acquistato 10.000 gpu (unità di elaborazione grafica), la tecnologia alla base dei calcoli svolti dagli algoritmi di intelligenza artificiale.

Musk conosce bene l’intelligenza artificiale, essendo stato uno dei fondatori di OpenAI, la start up alla base di ChatGPT. Recentemente il miliardario di origine sudafricana ha però messo in guardia contro i pericoli dell’intelligenza artificiale, da lui definita “un rischio per l’umanità”.

Fonte foto: ANSA

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