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Elon Musk, la nuova sfida: "Entro 6 mesi il chip nel cervello umano". Cos'è Neuralink e a cosa serve

Elon Musk ha svelato di attendersi che entro 6 mesi il primo chip di Neuralink possa essere sperimentato sul cervello di un essere umano: a cosa serve

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Elon Musk, al centro delle polemiche nelle ultime settimane per i primi provvedimenti adottati da nuovo “boss” di ‘Twitter’, è già pronto a lanciare la sua nuova sfida imprenditoriale.

L’annuncio di Elon Musk

In occasione di un evento organizzato appositamente per aggiornare il pubblico sul suo ultimo progetto chiamato Neuralink, Elon Musk ha annunciato: “Mi aspetto che entro 6 mesi il primo device di Neuralink sia sperimentato su un essere umano”.

Poi l’imprenditore ha aggiunto: “Vogliamo essere molto attenti e soprattutto certi che funzionerà, prima di impiantare il chip nel cervello di un essere umano. Intanto, però, abbiamo sottoposto alla Fda (l’Authority americana sui farmaci e la ricerca medica, ndr) tutta la nostra documentazione. Probabilmente, in circa 6 mesi potremo sperimentare Neuralink su un essere umano”.

Elon Musk.

Cos’è Neuralink e a cosa serve

Il progetto Neuralink è incentrato sullo sviluppo di un chip da impiantare nel cervello umano, in grado di controllare dispositivi elettronici complessi e permettere al soggetto di interfacciarsi con l’esterno. Potrebbe essere applicato in caso di paralisi per permettere alle persone di riacquistare le loro capacità motorie, ma anche per sfidare alcune malattie cerebrali degenerative come il Parkinson e l’Alzheimer.

La compagnia, con base nella Bay Area di San Francisco e a Austin, Texas, è stata lanciata nel 2016 e, fino a questo momento, ha condotto test solo su animali. L’ultimo test è stato presentato al pubblico più di un anno fa: in quell’occasione, una scimmia si rivelò in grado, grazie all’impianto cerebrale, di giocare a un videogame in modo completamente autonomo.

Neuralink e Synchron

L’evento col quale Elon Musk ha aggiornato il pubblico sui progressi di Neuralink era stato inizialmente programmato per lo scorso 31 ottobre, ma poi era stato rinviato senza alcuna spiegazione.

Secondo il programma iniziale, la sperimentazione sull’uomo sarebbe dovuta partire entro la fine del 2022 e i ritardi, in passato, come riporta ‘La Repubblica’, avrebbero spinto Elon Musk a ragionare sulla possibilità di investire nella compagnia concorrente Synchron, che ha già ottenuto il via libera della Fda nel 2021 e che lo scorso luglio ha effettivamente impiantato il suo dispositivo in un paziente negli Stati Uniti d’America, dopo aver completato i test su 4 persone in Australia.

Adesso, però, Elon Musk ha rilanciato il progetto Neuralink. Decisivo sarà il parere della Fda.

Fonte foto: ANSA

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