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Elly Schlein vince le primarie Pd, il primo discorso della nuova segretaria dem: "Non ci hanno visto arrivare"

Le prime parole di Elly Schlein dopo la vittoria delle primarie Pd: ecco cosa può succedere con la giovane a capo del partito

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Elly Schlein è la prima donna a guidare il Partito Democratico. Alle primarie l’ex vicepresidente della regione Emilia Romagna è riuscita a imporsi sull’altro candidato Stefano Bonaccini. “Sono convinta di vincere”, aveva più volte detto nei giorni scorsi, nonostante in pochi credessero nel suo successo dopo il voto degli iscritti, che avevano preferito nettamente il suo contendente.

Alla fine si sono recate alle urne più persone del previsto. I dati della giornata hanno sancito 600mila votanti alle 13 e poi un milione alla chiusura. Un risultato che è andato oltre le aspettative della vigilia. Schlein segnando il ribaltone è arrivata prima sia a Roma che a Milano, ma anche a Bologna.

Le prime parole di Elly Schlein da segretaria Pd

Commentando la vittoria delle primarie dalla sede del suo comitato elettorale a pochi minuti dalla mezzanotte, la nuova segretaria Pd, a 38 anni la più giovane guida nella storia del partito, si è detta “immensamente grata”. “Insieme abbiamo fatto una grande rivoluzione“, ha detto ai suoi fedelissimi davanti ai giornalisti.

E ha aggiunto: “Anche stavolta non ci hanno visto arrivare”. Parole che hanno scatenato gli applausi dei presenti in sala. Evidenziando che il popolo democratico “è vivo e ha una linea chiara”, ha poi avvisato l’esecutivo di destra: “Saremo un bel problema per il governo Meloni, organizzeremo una vera opposizione”.

Cosa succede ora nel Partito Democratico

Adesso bisognerà capire quale strada percorreranno i dem con il nuovo corso. Le ipotesi non mancano. Secondo alcuni analisti il successo di Schlein, palesemente antirenziana, porterà i più vicini alle idee del centro verso il Terzo Polo di Calenda e Renzi.

Ma non è escluso che in questo modo il partito si possa ricompattare. Al centro del dibattito c’è poi il rapporto con il Movimento Cinque Stelle, che a seconda della linea stabilita potrebbe o rinascere o cessare definitivamente. Ciò che è certo è che Elly Schlein, neppure iscritta al Pd fino a poco tempo fa, rappresenta per gli elettori dem la novità, una rivolta contro quel sistema che ha dominato fino ad oggi l’area del centro-sinistra.

Secondo i rumors di palazzo agli occhi della premier Giorgia Meloni il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini appariva un avversario più solido, vista la pregressa esperienza amministrativa e i pareri favorevoli interni allo stesso Pd. Adesso le aspettative sulla nuova stagione si concentreranno sulla capacità di Elly Schlein di costruire una nuova squadra, voltando pagina dirigenziale.

Qui il programma di Elly Schlein.

La possibile squadra di Elly Schlein

La nuova segretaria Pd nelle ultime settimane aveva ribadito più volte che chi prende le redini del partito è chiamato a dimostrare già dai nomi il senso del cambiamento. Ha anche detto: “Non ha funzionato l’uomo solo al comando, non funzionerebbe la donna sola al comando”.

Schlein non ha mai nascosto di voler puntare su un partito “ecologista e femminista”. Come scrive il ‘Corriere della Sera’ è quindi lecito aspettarsi diverse donne nella sua squadra.

Tra queste ci dovrebbero essere le deputate Chiara Braga e Chiara Gribaudo, ma dovrebbe avere un ruolo anche l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, che durante la campagna ha coordinato la rete degli amministratori locali. In prima fila poi la deputata Michela Di Base, moglie di Dario Franceschini, uno dei più grandi sostenitori della candidatura di Elly Schelin.

Come portavoce della mozione c’è il deputato Marco Furfaro. Potrebbero trovare spazio anche Stefano Vaccari, responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, Nico Stumpo, oggi tra i pochi eletti di Articolo Uno, Arturo Scotto, anche lui in Parlamento con Articolo Uno dopo un passato con Sel, e Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud nel governo Conte 2.

Fonte foto: ANSA

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