Elezioni, quando si potrebbe votare: la data proposta dal governo
Oltre alle Regionali anche le Comunali e il referendum per il taglio del numero dei parlamentari. Ma l'opposizione è contraria
Comunali, Regionali e referendum per il taglio dei parlamentari: tutto in un’unica data. Le elezioni, rinviate per l’emergenza coronavirus, dovrebbero tenersi il 20 settembre. Lo rende noto l’Ansa.
Sarebbe questa la decisione maturata nel corso della riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.
Il turno ballottaggio per le amministrative scalerebbe invece al 4 ottobre.
Elezioni, il centrodestra contro la maggioranza
La data però non piace al centrodestra. La Commissione Affari costituzionali della Camera ha quindi sospeso l’esame del decreto per cercare una intesa sulla data del voto.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco, ha invitato a sospendere la seduta e “a trovare una intesa possibile, nelle sedi formali o informali”.
Il presidente della Commissione, Giuseppe Brescia, ha accolto immediatamente la proposta sospendendo la seduta e convocando l’Ufficio di Presidenza.
Così Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, su Twitter: “Ma vi sembra giusto andare a votare il 20 settembre? Così si rallenta la ripresa e si danneggia il turismo, uno dei settori più colpiti dal coronavirus. Ancora una volta si fa prevalere l’interesse del Palazzo su quello dei cittadini”.