Elezioni, boom di rinunce in tutta Italia. Rischio seggi vuoti
Molte persone hanno rinunciato a ricoprire la carica di scrutatori e presidenti di seggio in tutta Italia per paura del coronavirus
L’effetto della pandemia di coronavirus si osserva anche sulle elezioni previste per domenica e lunedì prossimi: in tutta Italia si segnalano rinunce da parte di presidenti di seggio e scrutatori nominati per la tornata elettorale, che si sarebbero tirati indietro per paura di essere contagiati. La mancanza di personale fa temere anche la nascita di code per i controlli, nonché il rischio di seggi vuoti.
Elezioni, boom di rinunce per scrutatori e presidenti, da Nord a Sud
Secondo quanto riporta l’Ansa, a Napoli ottanta presidenti di seggio su 885 (poco meno del 10%) hanno rinunciato al compito. Stando a quanto precisato dal Comune, si tratta di un dato in linea con le precedenti consultazioni, diversamente da quanto accaduto in altre città dove le rinunce hanno messo in difficoltà le amministrazioni.
A Firenze sono 110 presidenti di seggio che si sono tirati indietro, su un totale di 360, già sostituiti. Per quanto riguarda gli scrutatori le rinunce sono state 730 su 1470. Entrambe le percentuali sono più alte rispetto al passato.
In Puglia subentreranno i volontari della Protezione civile, al posto dell’elevato numero di presidenti e scrutatori che hanno dato forfeit. Situazione analoga anche a Genova, dove addirittura si è ricorso al reclutamento tramite i social network: sono 855 le rinunce, su un totale di 2.644 scrutatori. I vuoti sono già stati quasi tutti colmati nella giornata di oggi, grazie al reclutamento tempestivo.
Si cercano presidenti di seggio a Milano, come candidarsi
Fuggi fuggi anche a Milano, dove si cercano via social presidenti di seggio dopo un centinaio di rinunce. La comunicazione recita: “Informiamo i cittadini del Comune di Milano che stiamo cercando presidenti di seggio per il referendum costituzionale. È possibile candidarsi direttamente all’Ufficio elettorale di Via Messina 52 fino alle 16 di oggi, basta portare con sé un documento d’identità”.
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