Effetto Donald Trump sull'Europa che corre al riarmo: timore di uscita degli Usa dalla Nato e nuove tensioni
La possibilità di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sembrano spingere l'Europa al riarmo: si teme l'uscita degli Usa dalla NATO
È una fase storica di fermento “nervoso” quella che si vive in Europa, e non soltanto a causa delle crescenti tensioni geopolitiche e delle tensioni legate all’atteggiamento aggressivo della Russia. La possibilità di rivedere Donald Trump alla Casa Bianca, infatti, aggiunge nuovi elementi di preoccupazione. L’elemento catalizzatore al momento è l’annuncio che, nel 2018, l’ex Presidente fece sulla possibile uscita degli Stati Uniti dalla NATO, un’idea che provoca ulteriore incertezza su un’organizzazione chiave per la sicurezza europea.
Le reazioni europee
Le dichiarazioni di Trump sarebbero state rese nella sfera privata, emerse poi attraverso una ricostruzione del New York Times. Qualcosa che, ovviamente, ha il potere di impensierire la quasi totalità dei Ministeri degli Esteri europei.
Al momento, una lettura potrebbe essere quella che vede tale spettro spingere diversi Paesi europei a un rapido e deciso riarmo. Non solo la Polonia, leader indiscussa in questa corsa agli armamenti, ma anche la Germania, tradizionalmente riluttante ad aumentare le spese nel settore della difesa, ha delineato un espansione significativa del proprio comparto militare.
La corsa al riarmo della Polonia
La Polonia emerge come uno dei protagonisti principali di questo rinnovato interesse per la difesa. Il programma di investimente ne farà un Paese in grado di dispiegare più carri armati rispetto a Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia messe insieme, avvicinandosi quasi alla potenza militare di Israele.
La politica polacca, in questi termini, non va vista solo come una alle tensioni regionali, con il conflitto fra Russia e Ucraina a fungere da motore principale, ma anche come un chiaro segnale di autonomia strategica.
Gli investimenti di Germania e Francia
Anche la Germania, di norma più cauta in materia di spese militari, ha annunciato un’imponente espansione del comparto, destinando decine di miliardi di dollari all’anno fino al 2030.
La Francia, d’altra parte, propone una “autonomia strategica” europea dagli Stati Uniti, aumentando le spese militari a un livello mai visto negli ultimi cinquant’anni. Il presidente Macron ha stanziato 450 miliardi di dollari per la difesa entro il 2030, delineando una nuova direzione nella politica di difesa francese.
Questo riarmo europeo non è solo una risposta alle potenziali minacce, ma anche una dimostrazione di un’esigenzaz di indipendenza militare che sembra frutto di nuove dinamiche geopolitiche in Europa. Il ruolo di Trump nella diffusione di preoccupazioni sulla permanenza degli USA nella NATO ha sicuramente il suo peso.